ASCOLI PICENO – Si torna a respirare cultura, si torna a teatro, si torna a vivere. Al Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno, sabato 19 febbraio è stata rappresentata l’opera “L’Italiana in Algeri”, realizzata in collaborazione con laFondazione Rete lirica delle Marche, prodotta dal circuito dei teatri marchigiani con il Rossini Opera Festival e l’Accademia Rossiniana “Alberto Zedda” di Pesaro, rimandata dal 2020 a causa delle restrizioni dovute alla pandemia. A portarla in scena l’Orchestra Sinfonica Rossini e dagli interpreti dell’Accademia Rossiniana “Alberto Zedda” di Pesaro.

Il teatro è uno degli ambiti su cui Ascoli Piceno sta puntando di più in vista della candidatura a capitale della cultura 2024 e la lirica è un tassello fondamentale delle rappresentazioni teatrali, soprattutto quando si tratta di portare sul palco le opere di Gioacchino Rossini, che ha fatto conoscere le Marche in tutto il mondo.

“L’Italiana in Algeri”, su libretto di Angelo Anelli, è un dramma giocoso in due atti appartenente al genere dell’opera buffa, andato in scena per la prima volta al Teatro di San Benedetto di Venezia il 22 maggio 1813. La trama narra le avventure della giovane italiana Isabella, catturata dai corsari del Bey Mustafà, che voleva cambiare moglie. Alla corte del Bey, Isabella incontra il suo amato Lindoro, sulle cui tracce si era messa in viaggio. Per attuare il piano di fuga e poter rientrare in Italia, i due mettono in atto una finta cerimonia che distrae Mustafà e permette loro di trovare la via di casa sotto gli occhi increduli del Bey, che torna tra le braccia della moglie Elvira.

La regia dello spettacolo è affidata a Cecilia Ligorio, la direzione dell’orchestra a Ferdinando Sulla, le scene a Gregorio Zurla, i costumi a Vera Pierantoni Giua, le luci a Fabrizio Gobbi. Maestro al fortepiano è Claudia Foresi, il coro è quello del Teatro della Fortuna, guidato da Mirca Rosciani. Il cast: Mustafà – Nicolò Donini, Lindoro – Shanul Sharma, Isabella – Francesca Di Sauro, Elvira – Lara Lagni, Zulma – Mariangela Marini, Haly – Pablo Gálvez, Taddeo – Ramiro Maturana, impresario – Simone Tangolo.

La rivisitazione de “L’Italiana in Algeri” colpisce per l’ambientazione in un teatro in occasione di uno spettacolo di cabaret, per le scenografie luminose e per la giocosità, come quando il Bey, invece di dire che vorrebbe un’italiana, afferma di volere una donna ascolana. Non mancano i momenti di teatro nel teatro, per esempio all’inizio, quando il “presentatore” si rivolge direttamente al pubblico annunciando l’inizio dello show oppure quando Lindoro passa tra le poltrone tentando di vendere qualche sigaretta.

Tutti bravi gli attori, ma una nota di merito va senza dubbio a Francesca Di Sauro, interprete di Isabella, e a Ramiro Maturana nei panni di Taddeo. Il Coro del Teatro della Fortuna ha accompagnato in modo impeccabile entrambi gli atti.


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