ASCOLI PICENO – Blitz delle Fiamme Gialle in provincia.

“Do ut des” è l’operazione conclusa dai finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Ascoli Piceno che ha portato alla luce storie di soldi, corruzione e di tradimento delle legittime aspettative della funzione pubblica per futili o viziosi moventi personali.

Quattro indagati nel Piceno a vario titolo per corruzione e altri reati legati alla pubblica amministrazione.

Di seguito un comunicato stampa diffuso dal Comando ascolano e dalla Procura di Ascoli e giunto in redazione il 22 marzo.

A seguito di articolate attività di indagini dirette da questa Procura della Repubblica e svolte dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Ascoli Piceno, è stato eseguito dalla Guardia di Finanza il sequestro preventivo di somme di denaro sui conti correnti di due dipendenti della Amministrazione Provinciale e di un privato per complessivi 13 mila euro, somme che si ritengono corrispondenti al “prezzo” del reato di corruzione, cioè al denaro offerto e ricevuto dai pubblici dipendenti per compiere atti di ufficio a vantaggio del privato e relativi al perfezionamento di forniture di beni e servizi da parte di una società in favore della Provincia.

Il sequestro preventivo è stato disposto – su richiesta di questo Ufficio – dal Giudice per le Indagini Preliminari. Sono stati ipotizzati, oltre ai reati di corruzione, quelli di abuso di ufficio e truffa aggravata in relazione ai vari aspetti della vicenda, che ha visto coinvolti i due dipendenti pubblici e una società privata esterna. Già nel corso delle indagini, il funzionario pubblico veniva sospeso dallo stipendio e dalle funzioni dalla Provincia di Ascoli Piceno, mentre la dipendente veniva spostata ad altro incarico.

Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza ha, inoltre, evidenziato profili di responsabilità contabile, oggetto di autonoma segnalazione alla Procura Regionale della Corte dei Conti per le Marche, in relazione ad un danno erariale ipotizzato per oltre 195 mila euro.


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