ASCOLI PICENO – Il prossimo appuntamento della stagione teatrale del Ventidio Basso di Ascoli Piceno sarà mercoledì 30 marzo, alle ore 20,30, con lo spettacolo, fuori abbonamento, “Fratto_X”, scritto e diretto da Antonio Rezza e Flavia Mastrella, prodotto da Rezzamastrella, Fondazione TPE, Teatro Vascello e interpretato da Antonio Rezza insieme a Ivan Bellavista.

Talentuosa coppia artistica del panorama teatrale contemporaneo, Antonio Rezza, autore e attore, e Flavia Mastrella, autrice, lavorano dal 1987, ideando e creando i loro spettacoli. Nel 2018 hanno ricevuto il Leone d’oro alla carriera.  “Fratto_X” ha esordito nel dicembre del 2012, mantenendo intatto, negli anni, quel pizzico di follia creativa che ha reso Rezza e Mastrella una delle coppie più innovative e sperimentali.

Spettacolo surreale e provocatorio, “Fratto_X” è una sorta di contenitore attraverso cui si rincorrono, mostrando il loro aspetto più assurdo, le diverse vicende della nostra esistenza. E l’assurdità di ciò che ci viene mostrato sul palco risiede sia nel linguaggio usato che nelle situazioni proposte, di cui viene a galla tutto il non-senso e la banalità. Gag e scenette comiche che non solo destano ilarità, ma provocano, sbeffeggiano difetti e mancanze altrui, deridono le cose brutte della vita, svelandone tutta l’amara e, spesso, squallida verità. E, così, con forte violenza espressiva e attraverso un’energia ribelle e disgregante, Rezza porta sul palco, coadiuvato da Ivan Bellavista, la sua ribellione alla famiglia, all’educazione, all’uccisione della spensieratezza, in sostanza, a tutto ciò che non va bene nella vita, e lo fa senza timore e vergogna, senza finte maschere o schermi, fino a smontare la logica della realtà e a raggiungere la pura follia.

L’habitat “Fratto_X” prende vita attraverso immagini e suggestioni fotografiche. “Le immagini raccontano la strada che corre e l’impossibilità di agire – ha spiegato Flavia Mastrella. “Scie luminose si materializzano con l’inquietante delicatezza dei fiori visti da vicino. È un ideogramma, insegue la leggera freschezza vibrante del tratto e il colore saturo dell’immagine in 3d. Una distesa di pelle calda organizza figure antropomorfe, sommerse dalla carne e dalla carnalità, vittime disponibili alla persuasione di massa. L’inutilità permea e comprime i personaggi che si affacciano da un divieto X. La Sedia, mezzo mutante color azzurro, pelle e ruggine, è presa in prestito dal teatro di narrazione. Il Telecomandato geneticamente alterato e il Miracolo dell’urbanizzazione sono sculture mobili dipendenti. La carcassa del guerriero viene riproposta come presenza epica solo nella forma e nell’atteggiamento”.

Per informazioni e biglietti: biglietteria del Teatro Ventidio Basso, tel. 0736 298770.


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