ASCOLI PICENO – Di seguito una nota stampa, giunta in redazione il primo aprile, dalla Questura di Ascoli Piceno.

Il pomeriggio del 23 marzo 2022 personale della Polizia di Stato del Commissariato interveniva per una rapina consumata ai danni di  persona anziana ultranovantenne all’interno della sua abitazione in zona centro città. 

L’anziana persona offesa, sebbene versasse in uno stato di forte agitazione psicofisico, riusciva a fornire alcune indicazioni in merito alla rapina subita riferendo che mentre si trovava sul terrazzo ubicato al terzo piano della sua abitazione,  si trovava improvvisamente di fronte  una donna di giovane età, la quale con violenza la trascinava nell’attiguo  locale del sottotetto allestito ad uso cucina  dove con violenza le sfilava dall’anulare della mano sinistra la sua fede nuziale e quella del defunto marito impedendole di usare il proprio telefono.   

Gli elementi raccolti nell’immediatezza,  e le   descrizioni dell’autrice della rapina fornite dalla vittima, nonché dalle testimonianze dei vicini  raccolte alimentavano nel personale ddi poizia fondati sospetti su di una ragazza, nota alle Forze dell’Ordine trattandosi di persona  tossicodipendente gravata da numerosi precedenti per reati contro il patrimonio ed in materia di stupefacenti. Per tale motivo, il personale di questa Polizia Giudiziaria, si  poneva alla ricerca   della ragazza  che veniva rintracciata all’interno della sua abitazione ed accompagnata presso questi Uffici dove veniva trovata in possesso di alcuni oggetti sottratti all’insaputa della vittima all’interno della sua abitazione prima di essere rapinata.

    I poliziotti, grazie ad una costante ed alacre attività info investigativa coordinata dal Pubblico Ministero della Procura di Ascoli Piceno ed all’ausilio di alcune telecamere di zona che immortalavano la giovane sospettata mentre si aggirava con fare circospetto nei pressi dell’abitazione dell’anziana alcuni minuti antecedenti la rapina, riuscivano a recuperare le due fedi nuziali sottratte all’anziana presso un locale compro oro dove l’autrice della rapina le aveva vendute per una somma di euro 280.             

Tenuto conto dei gravi indizi di colpevolezza emersi nei confronti della giovane, vista la gravità del reato pianificato, aggravato perché commesso in un’abitazione ai danni di persona anziana, ritenuto il pericolo di reiterazione di tale fattispecie di reato predatorio, il Pubblico Ministero avanzava richiesta di misura cautelare al Gip del Tribunale di Ascoli Piceno,  il quale in data 31 marzo emetteva nei confronti della giovane rapinatrice, la misura cautelare degli arresti domiciliari presso la propria abitazione che veniva subito eseguita.


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