ANCONA – La Regione, per la prima volta, riconosce la presenza nelle Marche delle superfici interessate dalle “Pratiche locali tradizionali” (Plt), finanziando fino a 300 euro – anche retroattivamente l’annualità 2021 – quelle superfici a ridosso delle aree boschive dove comunemente pascolano gli animali da allevamento.

Sono terreni ugualmente pascolabili, che non venivano considerati eleggibili e che ora possono accedere ai contributi a superficie sia sul primo Pilastro che sul Psr nelle misure del benessere animale, indennità compensativa e biologico.  Aree in cui, secondo la normativa europea, sussistono specie arboree e arbustive utilizzabili per le attività di pascolo, che contribuiscono al mantenimento dell’habitat naturale.

“Abbiamo portato chiarezza su queste pratiche di allevamento che sono comuni nel nostro entroterra e che da oggi si potranno incrementare – evidenzia il vicepresidente Mirco Carloni, assessore all’Agricoltura – Con questa misura rimediamo a una mancanza che penalizzava i nostri allevatori, che ora potranno presentare richiesta, con la propria domanda unica, di essere censiti come Plt”.


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