VERONA – “Siamo soddisfatti di questa edizione di Vinitaly che ha visto la partecipazione oltre ogni aspettativa di buyer, importatori e distributori a dimostrazione di quanto la fiera sia sempre più orientata al business”. È il commento del direttore dell’Istituto marchigiano di tutela vini (Imt), Alberto Mazzoni, nella giornata conclusiva della 54^ edizione del Salone internazionale dei vini e distillati in chiusura oggi a Veronafiere.  “I vini marchigiani – ha aggiunto Mazzoni – sono usciti dal cono d’ombra grazie anche alle politiche regionali che si sono dimostrate lungimiranti. Il nostro vigneto sta crescendo e negli ultimi 5 anni sono mille i nuovi ettari impiantati che hanno permesso di raggiungere una superficie di 18mila ettari”.

E nel corso della quattro giorni, oltre alle mille bottiglie stappate delle 107 aziende presenti allo stand coordinato dalla Regione, anche la visita istituzionale del vicepresidente della Regione Marche e assessore all’Agricoltura, Mirco Carloni e – per la prima volta a Vinitaly – del presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli.

Le Marche sono una regione ‘plurale’, ricca di caratteristiche varietali che la rendono unica e allo stesso tempo complessa. Su queste caratteristiche di unicità, dobbiamo costruire un sistema di valorizzazione delle nostre produzioni agricole e del turismo regionale – ha dichiarato Mirco Carloni, vicepresidente della Regione Marche e assessore all’Agricoltura -, attraverso azioni corali rivolte sia alla crescita della qualità sia allo sviluppo dell’accoglienza in campagna, traendo insegnamento da quanto fatto dal punto di vista legislativo per il settore enoturistico e agrituristico”.

“A Vinitaly si percepisce tantissima voglia di ripartire e di costruire un futuro basato su progetti importanti – ha affermato il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli – Chiaramente il contesto internazionale che stiamo vivendo sta creando dubbi, incertezza e perplessità negli imprenditori. Ma siamo fiduciosi che la buona qualità di nostri prodotti, insieme ai momenti brutti che siamo stati in grado di superare, potranno essere l’elemento dirimente per proiettarci in una fase di ripresa che sia costante e non interrotta da variabili non riconducibili a nessuno di noi”.

“È stato un Vinitaly sorprendente, non eravamo più abituati a questo numero di contatti. Erano presenti praticamente tutti i nostri importatori europei oltre che una discreta partecipazione da oltreoceano – ha dichiarato Michele Bernetti, presidente Imt – L’interesse dimostrato nei confronti del vino marchigiano nel corso di questi quattro giorni rappresenta il punto di ripartenza per perseguire il nostro obiettivo principale: il miglioramento del valore medio delle produzioni”.


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