COMUNANZA – Si è svolto il confronto territoriale tra Whirpool e le organizzazioni sindacali, in relazione al sito produttivo locale, il cui futuro appare oggi più incerto che mai.

La richiesta di tale incontro è nata dalla necessità dei lavoratori di avere chiarimenti in merito ai piani dell’azienda, chiarimenti già chiesti da mesi, che si sono resi particolarmente urgenti dopo le dichiarazioni del Ceo di Whirpool Corporation.

Dall’incontro è emerso che l’azienda ha riconfermato le dichiarazioni di Bitzer sulla revisione della strategia aziendale in Europa, di fatto non aggiungendo nulla a quanto già detto.

I sindacati hanno manifestato la loro preoccupazione per la mancanza di investimenti sullo stabilimento, la mancanza di un progetto di ringiovanimento della forza lavoro e l’impoverimento delle figure legate alla ricerca e allo sviluppo aziendale.

A tal proposito risultano emblematiche le parole del segretario di Ugl Metalmeccanici Francesco Armandi, che spiega: “L’azienda vuole uscire dal mercato europeo e africano, ma non sappiamo se vuole uscirne come vendita o come chiusura vera e propria. Ci incontriamo con l’azienda non avendo sensazioni positive, tuttavia ci aspettiamo che ci dicano la verità: vogliamo sapere dove vogliono andare a parare”.

Altrettanto allarmate sono le parole di Fabio Capolongo, della Rsu dello stabilimento di Comunanza, che aggiunge: “Il capo della Whirpool Marc Bitzer ha parlato di un’uscita dal mercato europeo. È da gennaio chiediamo un incontro con loro, anche perché siamo perfettamente consapevoli che lo stabilimento di Comunanza non è produttivo come dovrebbe essere. Vorremmo affrontare una discussione su temi veri e sensibili per i lavoratori, come: qualifiche, tempi e metodi di lavorazione, il tutto con dirigenti preparati ed esperti, che abbiano a cuore le sorti del nostro stabilimento”.

“Siamo preoccupati per la situazione occupazionale del territorio anche alla luce della crisi energetica e del post pandemia – conclude il il segretario provinciale Ugl Carlo Narcisi – siamo al fianco dei lavoratori e punteremo i piedi per ogni decisione che preveda un ridimensionamento”.


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