ASCOLI PICENO – Una terrazza tra le più suggestive, che affaccia su una delle piazze più belle della città, una dimora storica farà da palcoscenico a un evento che unisce teatro, inclusione e archeologia.

L’ appuntamento è per sabato 14 maggio, alle ore 17.00, sulla terrazza di Palazzo Panichi, al Museo archeologico statale di Ascoli Piceno con “Un alito di sogno“, un corto teatrale con gli attori non vedenti.  L’evento propone il saggio del laboratorio di teatro dell’Uici di Ascoli Piceno e Fermo (l’Unione italiana ciechi e ipovedenti) ed è promosso, insieme al centro ‘Officina dei Sensi’, dall’Irifor (l’istituto per la riabilitazione e la ricerca), con la collaborazione del Museo archeologico statale. Il corto vedrà in scena Gianni Capancioni, Ardiola Carkanji, Maria Felicita Gabrielli, Marco Mandolesi e Antonina Pieragostini. L’ ideazione e la regia sono di Cristiana Castelli e Vanessa Dezi. Seguirà una visita guidata a cura della direttrice Sofia Cingolani, alla scoperta della nuova sezione romana del Museo, iniziativa che proietta l’appuntamento nel programma del Grand Tour Musei nelle Marche 2022.

“Siamo fieri di essere ospiti in questa cornice meravigliosa che ci è messa a disposizione dalla direttrice Sofia Cingolani – ha commentato Gigliola Chiappini, presidente Uici di Ascoli Piceno e Fermo. “La collaborazione con il Museo archeologico statale, che parte dall’accessibilità per abbracciare attività culturali e artistiche come l’evento di domani, si rivela sempre più una preziosa alleata nel raggiungimento dei nostri obiettivi e per quell’idea di inclusione che è al centro di ogni nostro progetto”.

“L’evento si inserisce nell’ambito della programmazione del Grand Tour Musei nelle Marche 2022. Incentrato sull’importanza dei musei nella crescita della comunità, è promosso in un momento importante per il Museo di Ascoli Piceno: a pochi giorni dalla riapertura della sezione romana che inaugura una nuova stagione di attività e programmi in cui, grazie alla collaborazione con il centro ‘Officina dei Sensi’ e con la Uici di Ascoli Piceno e Fermo, le parole accessibilità e inclusione giocheranno un ruolo fondamentale – ha sottolineato Sofia Cingolani.

“Le anime su un palcoscenico sono in cerca dei loro sogni, della loro identità, dei loro desideri più profondi, in cerca di se stesse e del significato dell’essere al mondo. I nostri attori sono ipovedenti o non vedenti, ma questo non ha avuto e non ha alcuna rilevanza in ordine all’intensità e alla autenticità del loro impegno sulla scena, che ha valore in sé e che li ha resi protagonisti di un piccolo e delicato lavoro teatrale – hanno spiegato Cristiana Castelli e Vanessa Dezi.

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