ASCOLI PICENO – Un nuovo evento culturale ad Ascoli Piceno. Venerdì 20 maggio, alle ore 18,00, presso l’Archivio di Stato, verrà presentata al pubblico una pubblicazione curata da Giovanna Patrignani, edita da Metauro, sulla figura di Pietro Tedeschi, pittore e incisore d’ispirazione neoclassicista, nato a Pesaro, che nel tempo ha assunto notevole rilevanza, soprattutto nel quadro artistico italiano, per aver dipinto numerose importanti opere destinate alle chiese e ad alcuni palazzi nobiliari delle attuali Marche, della Romagna e dell’area laziale. Interverranno alla presentazione del libro Emanuele Tedeschi, Direttore dell’Archivio di Stato di Ascoli Piceno, Roberto Domenichini, direttore dell’Archivio di Stato di Pesaro Urbino, Stefano Papetti, direttore dei Musei Civici di Ascoli Piceno.

Il volume raccoglie gli interventi di eminenti studiosi: Filippo Alessandroni, Rodolfo Battistini, Enrica Bruni, Letizia Bruscoli, Grazia Calegari, Camilla Ciaschini, Sandro Corradini, Roberto Domenichini, Marco Droghini, Roberta Francolini, David Frapiccini, Fabio Fraternali,  Marilena Gamberini, Giacomo Maranesi, Alessandro Marchi, Benedetta Montevecchi, Manuela Francesca Panini, Stefano Papetti, Giuliana Pascucci, Giovanna Patrignani, Luigi Rossi, Tiago Salgueiro, Anna Tambini, Riccardo Paolo Uguccioni.

Nella Pinacoteca Civica di Ascoli Piceno sono conservate sei opere del Tedeschi, tutte realizzate dal pittore pesarese a Roma, tra il 1769 ed il 1799, per il monastero camaldolese di Sant’ Angelo Magno. Il fatto che siano tutte di non grande dimensione, farebbe pensare che le tele fossero destinate, come ha osservato il professor Stefano Papetti, alla devozione privata. Tra queste opere si segnalano quella raffigurante Benedetto Giuseppe Labre, una delle prime tele del Tedeschi (1769), l’altra, più conosciuta a livello locale, che riproduce Sant’ Emidio nell’atto di sostenere un edificio cadente dopo una scossa tellurica, un’accuratissima copia della Madonna della seggiola di Raffaello e un’altrettanta raffinata Madonna col Bambino, dipinta nel 1799. Nel maggio del 2017, nella città di Pesaro, si è tenuto un convegno storico sul profilo artistico dell’autore pesarese e nell’autunno del 2020 ne sono stati pubblicati gli atti.

 

 


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