ASCOLI PICENO – Giornata di festa per i volontari dell’ ANPAS Marche che, insieme alla Regione Marche e all’ ASUR,  sabato 4 giugno, festeggeranno il trentennale del Sistema di Emergenza Territoriale (SET) “118” nelle piazze principali dei capoluoghi di provincia: Ancona, Pesaro, Fermo, Macerata  e Ascoli Piceno, dalle ore 10 alle ore 18.

In alcune postazioni dedicate tutte le componenti del sistema di soccorso illustreranno alla popolazione le procedure, i mezzi, le professionalità, le tecniche di rianimazione cardiopolmonare e le manovre di disostruzione pediatrica tramite l’ausilio di manichini da addestramento.

Nel Sistema di Emergenze Territoriali ANPAS Marche gestisce oggi 46 postazioni di soccorso di base con proprio personale,  tre postazioni di soccorso avanzato con automedica e due postazioni di soccorso avanzato con ambulanza con personale misto ANPAS/ASUR. I 440 mezzi di soccorso ANPAS nel 2021 hanno effettuato 65.729 interventi “118” per un totale di 1.721.358 km percorsi, grazie all’apporto dei suoi 5.838 volontari e di 322 dipendenti. Il personale volontario si è uniformato nei propri percorsi formativi alle specifiche linee guida emanate dalla Regione Marche per tutte le componenti del sistema per svolgere professionalmente ed al meglio il proprio incarico, di base o avanzato. Oggi, grazie alla Pubbliche Assistenze ANPAS, ai Comitati Locali Croce Rossa ed alle Confraternite della Misericordia, il sistema di emergenza 118 fornisce a tutti i cittadini in maniera capillare e tempestiva, il soccorso di base e, laddove necessario per la gravità dell’evento, anche l’intervento del soccorso avanzato con equipe medico e infermieristico.

“Nel 1992, quando fu emanata la legge che ha istituito il “118”, le associazioni di Pubblica Assistenza ANPAS già esistevano da più di un secolo ed assicuravano un servizio di soccorso di base alla popolazione in ogni luogo e soprattutto nelle zone più remote – ha spiegato il Presidente di Anpas Marche, Andrea Sbaffo . “Con l’istituzione del Sistema di Emergenza Territoriale “118” e, quindi, di una rete di emergenza extra ospedaliera, in Regione fu presa la saggia decisione di non annullare l’importante patrimonio umano e culturale già esistente, ma di integrarlo, invece, con l’inserimento di personale dedicato al soccorso avanzato in aggiunta al soccorso di base” – ha, infine, concluso.


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