ASCOLI PICENO – Riportiamo una lettera che l’USB di Ascoli Piceno e gli RSU USB eletti in AV5 hanno indirizzato al direttore di Area Vasta 5 dottor Massimo Esposito, al Direttore Asur Dottoressa Storti e per conoscenza all’Assessore alla Sanità Regione Marche.

La scrivente organizzazione sindacale USB Ascoli Piceno congiuntamente ai delegati RSU USB AV5, con la presente interviene a tutela dei lavoratori di quest’area vasta.

In particolare, a pochissime ore i dall’inizio delle ferie estive, a tutt’oggi codesta area vasta non ha presentato un piano Ferie volto a garantire la fruizione delle stesse, nei termini previsti dalle disposizioni contrattuali vigenti.

Non a caso, veniamo a conoscenza, che il personale sanitario, rischia di dover ridurre le ferie estive per mancanza di personale a sostituzione delle ferie stesse.

La USB sottolinea, nuovamente, come da svariati mesi, il personale lavora e risponde ad una abnorme mole di lavoro esacerbata dalla seria carenza di personale, soprattutto infermieristico e socio sanitario, motivo per cui non si sa come saranno organizzati i vari servizi/reparti e predisposte le pianificazioni in grado di garantire al personale, nei tempi e nei modi dovuti, i periodi di astensione dal lavoro necessari per il legittimo recupero psico-fisico.

Una grande azienda Sanitaria, dovrebbe programmare e gestire con largo anticipo le proprie risorse del personale, considerato che tra meno di 30 giorni, verranno a scadenza circa 300 contratti a termine.  Da mesi chiediamo che vengano prorogati almeno fino al 31 dicembre 2022

Ricordiamo che ai sensi di quanto previsto all’art. 4 CCNL del comparto 2016/2018 l’informazione è il presupposto fondamentale per consentire alla parte sindacali di procedere ad una valutazione approfondita del potenziale impatto delle misure necessarie a garantire le ferie, così da poter esprimere osservazioni e proposte.

A quanto sopra esposto, si aggiunge il comportamento indefinibile, a nostro avviso, dei Coordinatori i quali, in autonomia ?, organizzano riunioni preparatorie per affrontare le ferie estive, modificando i turni di lavoro già consolidati negli anni senza rispettare alcuni principi base, sia contrattuali che della vigente normativa, non tenendo conto all’integrità psico-fisica degli addetti, attenzione ai diritti\vincoli personali (per es. esenzioni per motivi di salute), senza rispetto obbligo di preavviso con informativa anche alla RSU che quei lavoratori hanno eletto di recente per rappresentarli.

Ribadiamo con forza che i lavoratori hanno eletto i loro Rappresentanti la RSU e con questa la Direzione si deve confrontare!

Nella RSA di Ripatransone, un tentativo, sventato, l’improvviso cambio dei turni di lavoro, senza tener minimamente in considerazione dei diritti e della dignità e della loro integrità psicofisica dei lavoratori impegnati oramai da più di un anno con la pandemia Covid e solo grazie alla protesta dei lavoratori e del diritto tempo di lavoro e vita.
Analogamente, nel reparto di Neurologia di codesta area vasta, (la quale soffre di carenza di personale infermieristico e socio sanitario) senza nessuna informativa, nè motivazione plausibile, vengono modificati i turni di lavoro del personale socio sanitario sinora utilizzato per coprire la turnazione notturna, per garantire presumibilmente, le ferie estive, anche in questo caso non tenendo conto delle esigenze del personale e mettendo in seria discussione il clima lavorativo.

Certamente potremmo indicare numerosi altri esempi, personale cessato che non viene adeguatamente sostituito in molte uo\ servizi, per cui chiediamo all’amministrazione di intraprendere celermente e concretamente tutte le azioni necessarie volte ad ottemperare quanto sinora argomentato a tutela dei diritti e dell’incolumità dei lavoratori interessati.

Pertanto sollecitiamo la Direzione AV5 a presentare formalmente il Piano Ferie estivo con le dovute proroghe dei precari almeno fino al 31 dicembre 2022 e un Piano per le assunzioni necessarie ad alleviare le carenze di personale e il carico di lavoro insostenibile oltre che alla dovuta riapertura dopo due anni di reparti servizi, urologia e dh psichiatria ospedale Mazzoni.


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