ASCOLI PICENO – Riportiamo una lettera che l’USB di Ascoli Piceno e gli RSU USB eletti in AV5 hanno indirizzato al direttore di Area Vasta 5 dottor Massimo Esposito, al Direttore Asur Dottoressa Storti e per conoscenza all’Assessore alla Sanità Regione Marche.

A tutt’oggi ancora nessuna risposta pervenuta da parte della Direzione Area Vasta 5 e ASUR! Nessuna risposta ai lavoratori! Mentre gli stessi lavoratori sono esausti e stanchi e sfiniti da scelte che ricadono solo e soltanto sulla loro pelle!

Come la scelta di riaprire la Pneumologia con pl Covid postiletto di semintensiva e posti letto ordinari con solo 2 infermieri in turno e 2 o 1 OSS! Non è accettabile un carico di lavoro e un rischio clinico e di sicurezza altissimo! Oltre al fatto che incredibilmente dopo lunghi mesi di chiusura si è riaperto il reparto senza aria condizionata pertanto si lavora a temperature proibitive oltre al fatto che i pazienti che hanno problemi di respirazione costretti a temperature elevate che certamente non ne agevolano le migliori condizioni!! Tutte scelte fatte sulla pelle dei lavoratori senza alcun confronto con i rappresentanti sindacali, come RSU USB abbiamo chiesto incontro per confronto dovuto rispetto a quante risorse umane necessitava un reparto cosi complesso! nessuna risposta! Così come abbiamo scritto e denunciato l’inammissibile utilizzo addetti alle pulizie, della Dussmann, per servizi a gestione diretta, Anche su questo zero risposte!! Come è inaccettabile il sovrannumero di pazienti ricoverati in tutti i reparti senza che si aumenti il personale addetto all’assistenza, anche in quesi reparti come il Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura dove è espressamente sconsigliato superare il numero massimo che nel reparto di San Benedetto è di 12 posti letto e addirittura quasi sempre si supera il numero consentito e addirittura si supera il numero massiamo consentito per legge che è di 16 posti letto e più di una volta si è superato arrivando a 17! Una cosa del tutto illegittima e che crea altissimi rischi sia ai degenti ricoverati sia al personale sanitario, ma cosa ovvia non permette di dare la giusta e dovuta assistenza e cura a pazienti cosi fragili e complessi!

Ovviamente come USB non staremo a guardare e metteremo in atto tutte le modalità di lotta per dare risposte aille lavoratrici e lavoratori della sanità pubblica.


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