ANCONA – Due bandi: “Filiere ed ecosistemi” ed “Investimenti produttivi”, diventeranno le colonne portanti della nuova politica industriale regionale.

Questa mattina sono stati presentati in Regione nel corso di una conferenza stampa, a cui hanno partecipato il presidente Francesco Acquaroli, il vicepresidente e assessore allo Sviluppo economico, Mirco Carloni, e l’assessore al Lavoro e alla Formazione professionale, Stefano Aguzzi.

“Questi bandi – ha detto Acquaroli – rappresentano la nostra visione, il nostro progetto per il rilancio delle Marche. Nonostante l’attuale quadro economico complesso, mettiamo in campo risorse e strumenti importanti per le imprese. Le variabili negative sono indipendenti dalla volontà e dal sistema economico marchigiano che è forte e saldo. Crediamo che, strutturando al meglio queste azioni, potremo compiere un cambio di passo. Su questo stiamo lavorando seriamente, con determinazione e con tutte le risorse che devono essere messe in campo con la nuova programmazione europea, le cui opportunità non devono essere sprecate in logiche assistenzialistiche e parcellizzanti ma perseguendo obiettivi di sistema e strutturali”.

“La nostra strategia – ha affermato Carloni – sta nel rafforzare e difendere quello che le Marche possiedono in relazione ai sistemi produttivi. In questa ultima fase siamo passati da un’emergenza a un’altra: dal terremoto, alla crisi di Banca Marche, al Covid e, da ultimo, alla guerra in corso. Sono rischi che le imprese oggi non riescono più a gestire, mettendo a repentaglio l’esistenza stessa del sistema produttivo. Quello che noi dobbiamo fare, di fronte a uno scenario ricco di incertezze è irrobustire ciò che esiste, mettendo in sicurezza e rafforzando i nostri fondamentali. Per contrastare i cosiddetti “cigni neri” occorrono dunque misure anti fragilità e a tal fine metteremo a disposizione tutto quanto sarà necessario in termini di risorse”.

Il primo bando – Filiera ed Ecosistemi – ha come obiettivo la realizzazione di investimenti congiunti per lo sviluppo di funzioni strategiche comuni tra piccole, medie e microimprese (Mpmi), al fine di rafforzare le filiere produttive ed aumentare la competitività delle imprese attraverso la realizzazione di Piattaforme logistiche; Piattaforme informatiche; Centri di progettazione e design; Laboratori di sperimentazione e ricerca; Strutture commerciali, espositive e distributive; Centri assistenza clienti; Data center condivisi; Siti e piattaforme web per la commercializzazione e promozione dei prodotti offerti; Piani di comunicazione e marketing, anche attraverso la registrazione e pubblicizzazione di marchi condivisi; Sistemi di gestione della catena del valore (value chain), anche ai fini dello sviluppo di sistemi di economia circolare; Sistemi energetici efficienti e sostenibili; Strutture di welfare aziendale. Un progetto che si traduce in un “contratto di rete” al quale devono partecipare almeno 3 MPMI, appartenenti all’industria, all’artigianato ed ai servizi, a cui può aggiungersi una grande impresa.

Il secondo bando – Investimenti produttivi – prevede la costituzione, l’ampliamento o il recupero di unità produttive e la creazione di infrastrutture di ricerca o tecnologiche. La specifica finalità è il sostegno da parte della Regione Marche alla realizzazione di piani industriali di sviluppo a carattere strategico e ad elevato impatto occupazionale, capaci di stimolare il rilancio del sistema produttivo regionale e aumentare il grado di attrattività delle Marche.

“Queste misure – ha proseguito Carloni – sono il perno della nostra strategia di sviluppo perché finalizzate a sostenere la crescita, l’espansione e il rafforzamento competitivo delle imprese sul territorio, a generare nuova occupazione e promuovere l’attrazione di investimenti anche esteri. Abbiamo segnali positivi di diverse grandi aziende intenzionate ad investire sul nostro territorio, anche con significative operazioni di reshoring, tra cui alcune di marchigiani che lavorano e fanno impresa all’estero, che sarebbero ben lieti di dare fiducia al nostro territorio se le condizioni lo consentono”.

L’assessore Aguzzi, ha ribadito che “i due bandi sono stati pensati in maniera ben strutturata e organica, andandosi ad intersecare con altri settori quali appunto quelli delle tematiche del lavoro e della formazione professionale. Interventi sul lavoro e sulle imprese vanno portati avanti insieme anche per non creare scompensi di sistema, quanto piuttosto per garantire il giusto incrocio tra domanda e offerta di lavoro”.

Da segnalare anche la misura che riguarda il cosiddetto reshoring, cioè favorire il rientro di imprese strategiche che hanno delocalizzato all’estero e che in un momento particolarmente complesso come quello attuale diventa una misura fondamentale. Tra gli altri interventi anche il supporto al salvataggio e alla reindustrializzazione di imprese in difficoltà.

I due bandi si apriranno il prossimo 30 giugno e rimarranno fruibili sino a settembre.


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