ANCONA – La Regione Marche – con il Dipartimento Infrastrutture, Territorio e Protezione Civile – è partner del progetto NET4mPLASTIC “Nuove tecnologie per contrastare l’inquinamento marino da materie plastiche” i cui risultati saranno illustrati oggi e domani a Ferrara in una conferenza finale. Si tratta di un’iniziativa finanziata dal programma Interreg – Italia Croazia della Commissione Europea con l’obiettivo di realizzare un sistema di monitoraggio della dispersione e delle zone di accumulo di microplastiche nel bacino adriatico ed in particolare lungo le aree costiere e marine croate e italiane.

“E’ ormai noto – ha rilevato l’assessore regionale all’Ambiente, Stefano Aguzzi – che l’inquinamento da plastica rappresenta uno dei problemi ambientali più urgenti da affrontare, perché lo abbiamo ignorato per troppo tempo ed è cresciuto in maniera esponenziale. Questo progetto costituisce una risposta concreta per costruire strumenti innovativi per monitorare e contrastare il fenomeno. E proprio dalle Marche viene un modello di simulazione per prevedere il rischio di accumulo sulle nostre spiagge. Siamo lieti di partecipare a questo evento e come Regione Marche portiamo avanti numerose azioni per il contrasto della dispersione dei rifiuti plastici in mare, dalla sostituzione delle cassette di polistirolo utilizzate nel settore ittico fino al protocollo d’intesa per i rifiuti plastici accidentalmente pescati in mare”.

Il progetto, coordinato dall’Università di Ferrara ed implementato da un consorzio di nove organizzazioni partner dall’Italia e dalla Croazia, è partito a gennaio 2019 e si conclude quest’anno nell’evento finale di Ferrara.

Nel corso dell’evento la Regione Marche presenterà, tra l’altro, il “Modello di simulazione numerica” realizzato con il supporto tecnico dell’Istituto di Scienze Marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr – Ismar): per la previsione della dispersione di microplastiche da sorgenti fluviali nel bacino adriatico e per valutare il rischio di accumulo e di “spiaggiamento” delle stesse plastiche sulle coste adriatiche.

Il modello e le relative risultanze sono state integrate in una piattaforma liberamente accessibile online che fornisce una previsione delle zone di accumulo di microplastiche nel bacino adriatico. La piattaforma fornisce inoltre un sistema di allerta precoce relativo alla possibile presenza di microplastiche nelle coste adriatiche: utile in particolare per le istituzioni e gli attori pubblici e privati operanti nel settore della Blue Economy.


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