“Una nuova iniziativa che va ad accrescere l’offerta culturale proposta da questa amministrazione alla cittadinanza e alle migliaia di visitatori che ogni anno scoprono il nostro territorio, decantandone le bellezze. Il tutto confluisce nel progetto generale di promozione della città, vocata alla cultura, che continua a ospitare eventi di rilievo. In questo contesto si inserisce anche la nostra attitudine nel trovare forme di collaborazione e sinergie fruttuose volte a valorizzare enti partner ed eventi di questo livello – ha dichiarato il sindaco di Ascoli, Marco Fioravanti.
“E’ un onore e un orgoglio per noi e per le Marche che Emanuele Scorcelletti, un fotografo di così grande fama internazionale, marchigiano d’origine, esponga ben due mostre nella nostra regione: a Palazzo Pianetti di Jesi e nella Galleria Licini ad Ascoli Piceno. È motivo di grande vanto – ha affermato l’assessore alla cultura della Regione Marche, Giorgia Latini, aggiungendo: “Il nostro obiettivo è promuovere e valorizzare il nostro territorio attraverso eventi di qualità. La città delle cento torri ha avuto un fulgido passato, conosciuta in tutto il mondo come il “Salotto d’Italia”. Noi abbiamo intenzione di ripartire da lì, rinnovare il lustro del capoluogo piceno nel nome della cultura, dell’arte e della qualità. Una mostra capolavoro del genere potrà essere il trampolino di lancio affinché importanti star del cinema possano arrivare ad Ascoli, nelle Marche e innamorarsi dei nostri splendidi luoghi. Scorcelletti è anche fotografo dei più importanti marchi di moda del mondo, da Chanel a Dior: Piazza del Popolo potrà essere la suggestiva passerella per queste firme di prestigio”.
“Tornare nella terra delle mie origini con due mostre mi rende veramente felice. Dopo la mostra di Jesi a palazzo Pianetti, quella di Ascoli Piceno presenta un mio lavoro fotografico dedicato al mondo delle celebrità e al loro lato umano spesso nascosto dal “luccicante” contesto che gli gira attorno. Sin da piccolo ho seguito con molto interesse il cinema italiano e internazionale e il mio lavoro mi ha permesso di entraci in stretto contatto, ma io non cambio atteggiamento se mi trovo a ritrarre una star o un pescatore di vongole, l’importante e il bello è poter entrare in relazione con la persona che si ha di fronte. Ogni essere umano ha qualcosa di meraviglioso da raccontare e la capacità del fotografo deve essere quella di saper catturare il ‘momento unico’. L’atto fotografico è un atto sociale che deve rispettare l’umanità di ognuno – ha, infine, commentato Emanuele Scorcelletti.
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