ASCOLI PICENO – Segue comunicato stampa della Rsu Usb di Area Vasta 5.

 

La scrivente organizzazione sindacale USB, congiuntamente agli RSU USB, interviene a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori del comparto sanità di codesta Area vasta n. 5, poiché non ritiene più accettabile che l’azienda scarichi sul personale (e quindi sull’utenza) le criticità legate alla grave carenza di personale del Comparto a cui non può certo aggiungersi una gestione organizzativa che lede i diritti dei Lavoratori!

Ricordiamo, che questa Organizzazione, proprio perché aveva già sentore della difficile situazione organizzativa del personale, (peraltro causata dalla pandemia che ha rialzato la testa in questi mesi nonché al concomitante periodo di ferie estive), aveva manifestata per iscritto e sui tavoli della trattativa, la immediata necessità di nuove assunzioni di personale, nonché di prorogare i contratti in scadenza dei precari fino al 31 dicembre, proprio per dare certezze sia al personale che alla cittadinanza.

Purtroppo, è del tutto evidente, che nulla è stato fatto ed assistiamo all’utilizzo del personale, già carente, in maniera inaccettabile: costretti a doppi, tripli turni, riposi e ferie negati, violazione costante di diritti sanciti dalla Contratto nazionale vigente.

Formalizziamo dunque, con la presente istanza, la richiesta della disposizione di turni di servizio che devono tenere conto di una regolare turnazione lavorativa per tutto il personale, così da non inficiare la corretta assistenza sanitaria richiesta nei reparti ospedalieri.

Riscontriamo da parte di numerosi lavoratori, che il ricorso alla doppia turnazione notturna ed al doppio turno giornaliero (mattino e pomeriggio sino a 13 ore) non siano più solo una eccezione, ma in molti casi sia divenuta la regola. Come abbiamo riscontrato dai turni di servizio.

Qualora ce ne fosse bisogno, ma tanto vale la pena ricordarlo.” L’art. 13, comma 1, del DLGS n. 66/2003 stabilisce, infatti, che “L’orario di lavoro dei lavoratori notturni non può superare le otto ore in media nelle ventiquattro ore, salva l’individuazione da parte dei contratti collettivi, anche aziendali, di un periodo di riferimento più ampio sul quale calcolare come media il suddetto limite”.

 

 

La durata minima del riposo giornaliero (di 11 ore nell’arco delle 24 ore – art. 7 DLGS n. 66/2003), è finalizzata ad assicurare al lavoratore un’adeguata protezione dai gravi e scientificamente dimostrati rischi per la sicurezza e la salute che possono essere causati dalle tensioni fisiche e/o mentali, dalla mancanza di riposo e dall’alterazione del ritmo sonno veglia.

In questa occasione, inoltre, non possiamo non denunciare i mezzi, peraltro illegittimi, utilizzati nella gestione dei turni e dell’orario di lavoro da coloro, non tutti, che hanno incarichi di funzione!

Ci riferiamo particolarmente all’utilizzo non previsto dal CCNL (e pertanto illegittimo) di “obbligo “di leggere email aziendali, (ricordiamo a proposito che la scrivente USB ha inviato regolare ed immediata diffida a codesta Av5), oppure inaccettabili utilizzi di “gruppi social media”, o messaggistica varia per richiamare il personale in servizio (o per cambi turno) fuori dell’orario lavorativo e durante le ore di riposo, oppure utilizzando telefonate ( anche in ore notturne ), come se i lavoratori fossero reperibili 24 ore su 24 e 365 giorni all’anno!

Il riposo è un diritto sancito e protetto dal CCNL

Ribadiamo, senza timori di essere smentiti, che il lavoratore se non in Pronta disponibilità, non è tenuto in alcun modo a rispondere alle chiamate o ai messaggi o alle email, a meno che non si sia in “Pronta disponibilità” la cui reperibilità è remunerata. Il lavoratore, se non remunerato, non è a disposizione h24 del datore di lavoro!

A tale proposito da gennaio CHIEDIAMO, invano, il Piano emergenza urgenza che da CCNL l’azienda deve presentare alla RSU e alle OOSS!

Dunque, nel caso ci fosse un’urgenza per coprire il turno di servizio, il coordinatore ha tutti gli strumenti stabiliti da CCNL, come ad esempio l’ordine di servizio (che deve essere motivato, sottoscritto e consegnato a mano al dipendente), e non come avviene quotidianamente, modificando il turno di servizio che già è datato e sottoscritto e non può essere modificato senza averlo precedentemente concordato con il lavoratore!

La Lavoratrice\lavoratore, che ha, se non lo sapete, una vita oltre il lavoro!

Queste modalità di comunicazione utilizzate dall’Azienda e\o da suoi preposti, sono, per la scrivente, lesive non solo dei Diritti Contrattualmente stabiliti ma in particolare della dignità dei lavoratori e di fatto gli impediscono di vivere e pianificare la propria vita privata oltre a quella lavorativa. E pertanto sono inaccettabili!

Chiediamo dunque con forza, agli organi in indirizzo della presente istanza, (i quali, siamo certi, non sono a conoscenza, fino a oggi, di tale “pratiche” utilizzate da chi ha incarichi di Coordinamento e gestione del personale del comparto come ad esempio Ufficio Infermieristico) di emanare una circolare in cui venga impedito l’utilizzo di tali pratiche illegittime, poiché esse sono umilianti per i lavoratori che le subiscono e superano i limiti della decenza ed invasività della privacy.

Sollecitiamo il Direttore di Area vasta 5, di ripristinare la legalità, e di accertarsi affinché, quanto stabilito dal CCNL e dalla legislazione vigente (in materia di disposizioni dei turni e degli ordini di servizio) venga rispettato da tutti i dirigenti e gli incaricati di funzione.

 

Analogo discorso, che deve essere affrontato dagli organi in indirizzo della presente, è quello relativo al doppio turno giornaliero, Ribadiamo, che il prolungamento dell’orario di lavoro oltre le 8 ore giornaliere (sino a 13 ore talvolta, quindi ben oltre il consentito dalla legislazione vigente) può essere giustificato solamente da un’improvvisa assenza del personale smontante, oppure da un’emergenza non prevista! Non certo in maniera strutturale!

Tale impiego, quindi non può divenire una consuetudine disposta da questa Direzione infermieristica, per coprire i turni di lavoro con la “promessa” (tra l’altro), di pagare le ore in eccesso con l’istituto delle Prestazione aggiuntive, criteri mai definiti in Contrattazione integrativa con la RSU eletta così come mai è stato stabilito l’ammontare dei fondi a disposizione per questo istituto contrattuale.

Ricordiamo che di “prestazioni aggiuntive” non si è mai discusso al tavolo delle trattative, pertanto non si è mai giunti ad un accordo sottoscritto con la nuova RSU eletta. Per non parlare del personale che viene chiamato durante il proprio turno di servizio a coprire più di una Unità operativa!

 

Per quanto sopra esposto, ritenendo che in diverse UO e servizi si sia ormai da tempo superato il livello di guardia in termini di sicurezza e qualità delle prestazioni erogate, di fatto mettendo a repentaglio la sicurezza dei lavoratori e dell’utenza, questa organizzazione sindacale USB

Diffida

gli organi in indirizzo a porre fine alle sopra rappresentate violazioni del CCNL, in primis rispetto alle comunicazioni per la copertura turni di servizio utilizzate per richiamare in servizio il personale del comparto, ed infine che vengano rispettati le disposizioni contrattuali che regolano precisamente tali pratiche.

 


Copyright © 2024 Riviera Oggi, riproduzione riservata.