ANCONA – Si avvicina il varo del Testo Unico della ricostruzione privata, che raccoglie tutte le norme e le  procedure per la riparazione e la ricostruzione degli edifici danneggiati dal terremoto del 2016 in  Centro Italia, contenute in 71 Ordinanze che vengono in tutto o in parte abrogate. 

La bozza del Testo, messa a punto dalla struttura del Commissario Straordinario per la ricostruzione  dopo un’ampia consultazione pubblica avviata nel 2021, e i successivi confronti ed approfondimenti  con le Regioni, i loro Uffici Speciali, i professionisti, le imprese, i sindaci, i comitati e le  associazioni dei cittadini, è stata presentata oggi alla Cabina di Coordinamento sisma 2016,  presieduta dal Commissario Giovanni Legnini, che ne ha avviato la discussione con l’obiettivo di  giungere alla sua adozione entro l’inizio del mese di novembre. 

Le Ordinanze che si sono succedute negli anni, dettate da motivi di urgenza e necessità, hanno  portato a una stratificazione delle disposizioni normative che ha determinato correzioni,  integrazioni, criticità di comprensione, accentuata dalle modifiche intervenute alla legge speciale  sul Sisma del 2016. Il Testo Unico, ora, offre una sistemazione organica della disciplina, con le  innovazioni necessarie ad assicurare maggiore completezza, chiarezza, semplicità e stabilità del  quadro normativo nel tempo. 

La prima parte del Testo indica i principi, le definizioni ed il regime transitorio, la seconda parte  definisce i soggetti beneficiari del contributo, la sua misura, la domanda ed il procedimento,  secondo un ordine sistematico nuovo, più libero dalle contingenze delle fasi temporali che hanno  scandito la ricostruzione. Vengono riordinate le norme che riguardano gli aggregati edilizi, i  condomini, le delocalizzazioni, le demolizioni e le messe in sicurezza, i bonus edilizi collegati alla  ricostruzione, ai prezzi, ai controlli, ai professionisti.  

La Cabina di Coordinamento ha incaricato un gruppo di lavoro ristretto, composto dal Consigliere  Giuridico della Struttura commissariale, i direttori degli Usr regionali ed un rappresentante dei  sindaci, di definire le ultime questioni aperte in vista della definitiva approvazione del Testo Unico  nei primi giorni di novembre. L’entrata in vigore del Testo Unico coinciderà, ad inizio 2023, con  l’avvio della nuova piattaforma informatica per la gestione dei progetti e delle pratiche di  ricostruzione, che sostituirà il Mude. 


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