ASCOLI PICENO – Sono settimane particolarmente delicate per le imprese del Piceno. Dopo aver fatto i conti ormai da mesi con rincari divenuti insostenibili e gravi difficoltà sul fronte del reperimento dei materiali e, di conseguenza, nella pianificazione a breve e lungo termine, ora a incombere minacciosamente sul futuro delle aziende è lo spettro del blocco imposto alla cessione dei crediti, con segnali fortemente negativi provenienti dagli ambienti bancari e degli enti preposti.

È il caso di Poste Italiane, che ha annunciato la sospensione dell’acquisto di crediti fiscali contribuendo così ad alimentare ulteriormente un clima di incertezza che di certo non favorisce chi, nonostante le criticità emerse negli ultimi tempi, intende continuare a investire per riqualificare il patrimonio immobiliare del territorio.

È evidente, in questo senso, come la circolare emessa lo scorso mese dell’Agenzia delle Entrate per dare nuova linfa al mercato dei crediti non abbia sortito gli effetti sperati, confermando di fatto i timori espressi dalla Cna di Ascoli Piceno. Inoltre, l’associazione territoriale di Ascoli sottolinea come i recenti annunci da parte di esponenti del Governo e della maggioranza sull’ennesima modifica del quadro normativo, di pari passo con gli allarmanti segnali di rallentamento del mercato, stiano inevitabilmente aggravando lo stato di salute di per sé già a rischio di migliaia di attività.

Di fronte a cassetti fiscali pieni di crediti e all’impossibilità di venderli, la Cna di Ascoli Piceno si unisce all’appello lanciato da CNA Nazionale nel chiedere al Governo di aprire con urgenza un tavolo con le imprese della filiera delle costruzioni e il sistema finanziario, con l’obiettivo di trovare una risposta definitiva al grave problema della cessione dei crediti legati ai bonus edilizi.

«Siamo di fronte a uno scenario estremamente preoccupante, condizionato dall’ennesima novità negativa in tema Superbonus che finisce per limitare l’efficacia dell’incentivo – spiega Francesco Balloni, direttore della Cna Picena – con ripercussioni potenzialmente drammatiche sia per le imprese coinvolte che per i cittadini. Le istituzioni hanno il dovere di tutelare i principali attori di una misura di vitale importanza per la ripresa del tessuto imprenditoriale nazionale e locale, che necessita di stabilità e maggiori garanzie».

«Chiediamo alle istituzioni di agire tempestivamente per individuare una soluzione adeguata alla gravità del problema – dichiara Arianna Trillini, presidente della Cna Picena – in modo da arginare le rigidità legate alla cessione del credito e scongiurare così un improvviso blocco dei cantieri. Il territorio e i nostri imprenditori meritano prodotti finanziari all’altezza della sfida della ricostruzione, che non contemplino continui stravolgimenti al pacchetto normativo».

 


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