ASCOLI PICENO – Screening visivi da zero a tre anni da svolgere ogni anno, direttamente negli asili nido, attraverso un’ortottista dedicata. Prende il via ad Ascoli Piceno un importante progetto per la diagnosi precoce dell’ambliopia, che vede una significativa sinergia tra l’amministrazione comunale e gli enti del terzo settore del territorio.

Il progetto, dal titolo “Vediamoci al nido”, è promosso dall’assessorato ai Servizi sociali del Comune, cofinanziato dai Lions Club Host di Ascoli Piceno e gestito da ‘Officina dei Sensi-Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti’ e asili nido ‘Virtus Coop’.

L’iniziativa, presentata nel corso di una conferenza stampa, rientra nella programmazione del progetto nazionale AMGO.

“Un’attività importante – ha detto il sindaco Marco Fioravanti – all’insegna della prevenzione, portata avanti insieme alle associazioni del territorio. La scelta degli asili nido è significativa, perché in questo modo si concentra l’attenzione sui più piccoli e sulla loro salute”.

“I piccoli – spiega l’assessore ai Servizi sociali Massimiliano Brugni – saranno sottoposti ad autorefrattometria binoculare, attraverso uno strumento in grado di indentificare ipermetropia, astigmatismo e miopia. Il risultato, interpretato e valutato da un ortottista, farà scattare l’indicazione per una visita oculistica completa necessaria per fare poi una diagnosi più approfondita”.

L’esame è indolore, non invasivo e dura pochi minuti. Si tratta di una sorta di ‘fotografia’ grazie alla quale sarà possibile effettuare la diagnosi precoce dell’ambliopia. I tempi di visita previsti sono di 15 minuti circa a bambino.

“Questo progetto è un ottimo esempio di sinergia tra l’amministrazione e gli enti del terzo settore del territorio – commenta Mirco Fava, direttore del centro ‘Officina dei Sensi’ -. L’amministrazione comunale di Ascoli Piceno ha la capacità di creare terreno fertile per lo sviluppo di iniziative e di creare rete tra gli attori sociali del nostro territorio. Da sempre dimostra particolare attenzione ai bambini e alle persone più fragili”.

“Abbiamo abbracciato con grande entusiasmo questa causa – il commento del Lions Club Host di Ascoli Piceno – anche perché ci vede impegnati nel nostro territorio, in collaborazione con una realtà come l’Officina dei Sensi che opera per la città e che dà lustro alla città”.

“La Virtus Coop – spiega il presidente Stefano Rosa – ha accolto con piacere ed entusiasmo il progetto di screening che presumibilmente, sarà avviato entro il mese di novembre. Riteniamo che, oltre alla normale attività educativa e pedagogica, per costruire e fortificare sempre di più una Comunità educante che sia in grado di fare rete per il benessere psico-fisico dei nostri bambini, sia fondamentale collaborare con tutte le realtà del nostro territorio per proporre progettualità che siano in grado di agire anche sul lato della prevenzione”.

“È importante ricordare – sottolinea Chiara Mastantuono, coordinatrice del Servizio di riabilitazione dell’Officina dei Sensi – quanto la prevenzione visiva sia indispensabile proprio nei primi anni di vita, periodo chiave per uno sviluppo armonico della funzione visiva. Un difetto visivo o una malattia neuro-visiva se non diagnosticata e riabilitata per tempo può provocare danni importanti al sistema visivo e allo sviluppo globale del bambino. È essenziale anche diffondere la cultura della valutazione precoce delle funzioni visive, uniformando la modalità di valutazione, da ampliare fino all’età prescolare. Il progetto, oltre a promuovere una mappatura preventiva di eventuali deficit visivi, vuole contribuire a facilitare la raccolta e la condivisione dei dati da analizzare e delle valutazioni visive”.

“L’Unione si inserisce all’interno di Officina dei Sensi e degli screening promossi da Iapb e Amgo perché ritiene sia fondamentale prevenire – spiega Gigliola Chiappini, presidente Uici di Ascoli Piceno e Fermo -. E prevenire da 0 a tre anni significa prevenire per tutto il percorso scolastico, permettendo anche un miglior accesso alla cultura. Attraverso questi screening si possono scoprire disturbi che verrebbero alla luce solo durante i primi anni di scuola: intervenendo subito si può dare una grossa mano alla riabilitazione”.


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