ANCONA – Si apre ufficialmente il nuovo periodo di programmazione del Fondo social europeo Plus (Fse+) 2021/2027 delle Marche. Dopo l’approvazione, da parte della Commissione europea, dello scorso 12 ottobre, del documento regionale, a dicembre sono attesi i primi bandi. Le Marche avranno a disposizione, nel prossimo settennio, una dotazione complessiva di 296 milioni di euro: 104 per l’occupazione, 44 per l’istruzione e la formazione, 91 per l’inclusione sociale e 44,7 milioni per i giovani. Il primo passo della nuova stagione di interventi Fse+ è stato l’insediamento del Comitato di sorveglianza del Fondo che si è riunito alla Mole Vanvitelliana di Ancona, alla presenza dell’assessore alle Attività produttive Andrea Maria Antonini. Previsto dalla normativa comunitaria sui fondi strutturali, il Comitato vede la partecipazione di rappresentanti Ue, della Regione, di istituzioni nazionali competenti e dell’associazionismo socioeconomico del territorio. Il suo compito è vigilare sull’attuazione del programma regionale, analizzandone i risultati e indicando eventuali correttivi da apportare in corso d’opera.

“Entriamo nel vivo di una programmazione strategica per le politiche regionali, visto l’ammontare delle risorse in campo: 296 milioni di euro, ai quali si aggiungono 50 milioni del Programma operativo complementare che concorrono al perseguimento delle finalità del Fse e sono molte le sfide che ci attendono – ha dichiarato Antonini in apertura di seduta – Sono risorse importanti perché contribuiranno a definire la programmazione regionale anche per quanto riguarda lo sviluppo delle imprese, il sostegno alle persone, l’inclusione sociale e, all’interno del lavoro, l’abbattimento di qualsiasi disuguaglianza”. Sostegni, secondo l’assessore che “aiuteranno a delineare un nuovo modello di sviluppo. Come Marche, viviamo una fase delicata, a seguito di eventi naturali. Ma l’Europa è molto attenta e utilizzeremo le risorse assegnate per imprimere un nuovo impulso al sistema produttivo regionale”. Al Comitato istituito compete anche il monitoraggio e il controllo delle attività della programmazione 2014/20, ormai alle battute conclusive. Come previsto dai regolamenti comunitari, nella seduta di insediamento sono stati approvati il regolamento interno, insieme alle procedure e ai criteri di selezione delle operazioni FsePlus 2021/27.

Scheda – Fse+ riunisce quattro strumenti di finanziamento Ue che erano separati nel periodo di programmazione 2014-2020: il Fondo sociale europeo (Fse), il Fondo di aiuti europei agli indigenti (Fead), l’iniziativa a favore dell’occupazione giovanile e il programma europeo per l’occupazione e l’innovazione sociale (EaSI). È il principale strumento dell’Unione europea per investire nelle persone (99 miliardi per il periodo 2021/2027), offrendo un contributo importante alle politiche dell’Unione in materia di occupazione, società, istruzione e competenze, comprese le relative riforme strutturali di settore. Il Fondo sarà inoltre uno dei pilastri della ripresa socioeconomica dell’UE dalla pandemia di coronavirus, che ha invertito i progressi compiuti nella partecipazione al mercato del lavoro, mettendo anche a dura prova i sistemi scolastici e sanitari, e facendo aumentare le disuguaglianze. L’Fse +, nell’ottica del legislatore europeo, sarà dunque uno dei principali strumenti comunitari per aiutare gli Stati membri ad affrontare queste sfide.


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