ASCOLI PICENO – Violato il rispetto dei termini entro i quali la Direzione di Area Vasta deve convocare i sindacati per avviare e concludere le trattative per la stipula del contratto di lavoro integrativo aziendale.

 

Tempi e procedure chiaramente definiti dalle clausole contrattuali del CCNL del  19/12/2019, firmato dopo dieci anni di blocco contrattuale, che, tuttavia, in Area Vasta 5, non trova ancora applicazione a distanza di tre anni dalla stipula dello stesso.

 

Il sindacato CIMO giudica deleteria la situazione di stallo creatasi e denuncia la violazione che danneggia i 450 medici e dirigenti sanitari, a causa dell’inerzia della Direzione Generale, che rimanda sine die la convocazione dei sindacati e ritarda in modo inaccettabile la contrattazione aziendale.

 

Parliamo di diritti fondamentali – tra cui la remunerazione del salario accessorio legato alla produttività e la valorizzazione della carriera attraverso un corretto utilizzo dei fondi contrattuali-,  che non vengono più riconosciuti dal 2020.

 

Un duro colpo per la categoria, che, dopo anni di dura lotta alla pandemia, continua ad operare in condizioni di lavoro inaccettabili, con turni massacranti, mancati riposi, dotazioni organiche insufficienti, migliaia di giorni di ferie non godute e migliaia di ore di lavoro non recuperate ne retribuite, e che ora vede i diritti dei medici e sanitari della AV5 ulteriormente calpestati in questo modo.

 

«Da parte nostra auspichiamo un intervento diretto dell’Assessore alla Salute, – commenta il Dott. Andrea Piccinini Segretario Regionale del Sindacato dei Medici CIMO – sperando in una rapida soluzione a questa grave criticità che contribuisce ad incentivare la fuga dei medici dal Servizio Sanitario pubblico della nostra Regione».


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