ASCOLI – Il Cantiere Riformista si presenta alla cittadinanza, esponendo la propria identità, i propri valori e i progetti per il futuro:

“Il progetto del Cantiere Riformista prende vita alcuni mesi fa attorno alla volontà di far dialogare forze politiche plurali, apparentemente distanti ma consapevoli tutte della necessità di avviare un confronto costruttivo che assuma l’unità come valore sostanziale nella convinzione che le diversità possano restituire ad una città a lungo tempo vilipesa quella che reputiamo congiuntamente la cosa più importante: una visione consapevole del proprio futuro.

Per tali ragioni, gruppi politici (rappresentati e non in Consiglio comunale), associazioni, comitati e singoli soggetti della società civile hanno scelto di mettersi a disposizione dei cittadini per costruire una proposta per la città che le restituisca una nuova visione all’insegna del pluralismo, della partecipazione e dell’apertura all’esterno nella volontà di essere attore protagonista di quella governance multilivello da cui ormai è impossibile prescindere.

Le forze coinvolte in questo percorso condividono la certezza del declino demografico, socioeconomico, culturale e occupazionale che Ascoli vive da ormai diverso tempo nonché le gravi responsabilità dell’attuale amministrazione nel mancato accoglimento delle opportunità strategiche per il suo sviluppo e la sua mission.

La partecipazione a questo nuovo Cantiere per la città, che porta con sé un profilo totalmente innovativo per la città e creato sulla base di una unità di intenti che negli ultimi anni non si era mai davvero concretata, resta aperta a tutte le forze che in questa nostra visione intendono riconoscersi e che pertanto intendono offrire un contributo.

La giornata di oggi, con cui presentiamo questo “Cantiere” alla città ha due finalità principali. La prima è quella di informare i cittadini dell’inizio di un percorso all’insegna dell’unità e dell’impegno comune per proporre una visione nuova e originale di Ascoli, che immaginiamo finalmente dinamica, aperta, competente, autorevole e protagonista nel territorio. La seconda è quella di offrire ai cittadini i luoghi e gli strumenti per essere davvero coprotagonisti nelle scelte che li riguardano e che non dovranno essere più semplicemente calate dall’alto con un consenso attorno ad esse generato soltanto dalla macchina social e da un gruppo di seguaci.

Il “cantiere” vuol essere lo strumento per uscire da uno stallo ben percepibile in cui la città è stata trascinata negli anni, con amministrazioni divisive, incapaci di mettere a disposizione dell’agire pubblico le necessarie competenze e una visione chiara e coerente del futuro. Amministrazioni che continuano a vivere solo di annunci, promesse e troppi obiettivi strategici falliti: pensiamo alla vicenda Unesco, alla Capitale italiana della cultura, alla mancata riqualificazione dell’area ex-SGL Carbon, al disastro Saba, e alle molte occasioni che si stanno perdendo in questo momento di grande crisi ma al tempo stesso ricco delle opportunità offerte dagli abbondanti fondi, principalmente del Pnrr, a disposizione degli enti locali.

Il cantiere offre un’occasione a quella parte rilevante di ascolani, la maggioranza silenziosa, che è delusa, sfiduciata e spesso rassegnata di fronte a una città che non può e non deve più accontentarsi dell’attuale ordinaria amministrazione fatta di marciapiedi, asfalto, fiere, mercati e piccole clientele.

Quelli che viviamo non sono tempi ordinari. Il nostro impegno è quello realizzare la città che abbiamo in mente ma che vorremmo tratteggiare e colorare con il contributo di tutti coloro che vorranno esserci.

A tal fine queste forze pur nella loro eterogeneità hanno scelto di cedere porzioni di sovranità per realizzare un progetto che va nella direzione del bene comune, quello per tutti noi.

Alcune idee le abbiamo già condivise negli incontri che si sono svolti sinora ma il “Cantiere” è pronto a recepire consigli proposte nonché nuovi contenuti per la sua agenda da parte di tutti coloro che lo vorranno. Per agevolare tale percorso di impegno condiviso verranno create pagine social per permettere, a coloro che lo vorranno, di far parte del “cantiere” con suggerimenti, proposte e richieste di incontri per un progetto di sviluppo cittadino partecipato e per mantenere un contatto costante. Ma a questa ormai imprescindibile modalità di partecipazione online si aggiungeranno anche momenti in presenza destinati alla elaborazione delle politiche che intendiamo perseguire per questa nostra città che ha un grosso potenziale sopito e inutilizzato.

Questo è il percorso che abbiamo in mente per arrivare, entro la primavera del 2023, a redigere un programma comune e a indicare un candidato sindaco per le prossime elezioni comunali del 2024. L’unità è un valore aggiunto, per la prima volta dopo anni, le forze riformiste sono insieme e raggiungeranno l’obiettivo di tornare a governare il capoluogo piceno”.


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