ASCOLI PICENO – L’impianto di compostaggio C.D.Q. di Relluce è passato a fine 2022, assieme ai 4 lavoratori da Picenambiente ad Ascoli Servizi Comunali. Dal 1 gennaio 2023 è cessato il trasporto dei rifiuti per compost e si avvia a chiudere: futuro incerto per i quattro lavoratori. Segue la nota dell’Ugl Igiene Ambientale:

«Il Polo impiantistico di Relluce, tutto gestito da Picenambiente fino al 31/12/2022 è stato spacchettato, dicono per fine contratto pregresso. Picenambiente al 31/12/2022 ha riassegnato ad Ascoli Servizi Comunali la gestione dell’impianto di compostaggio dei rifiuti c.d.q. Di Relluce assieme a 4 lavoratori, mantenendo in gestione il T.M.B. Il tutto è avvenuto in fretta, con anomalie procedurali, sindacali e contrattuali; in carenza di garanzie occupazionali per i lavoratori interessati e con dubbi sul numero dei lavoratori effettivamente coinvolti. Ma c’è di più; dal 02 Gennaio 2023 l’impianto di compostaggio c.d.q. di Relluce non viene più rifornito di rifiuti per compost e quindi è avviato a terminare la fase lavorativa; chiude.

Il 03/01/2023 abbiamo letto dal Corriere Adriatico locale che l’impianto di compostaggio c.d.q. di Relluce ha una autorizzazione ad accrescere la produzione di compost dalle attuali 11,500 tonnellate a 24,000 tonnellate, lasciando intendere di un suo possibile potenziamento; ma voci ufficiali dicono che le ipotesi di potenziamento è completamente decaduta; si va alla sua chiusura.

La Ugl Igiene ambientale ha chiesto un incontro alla Picenambiente e all’ Ascoli Servizi Comunali per una necessaria chiarificazione e a garanzia occupazionale dei 4 lavoratori interessati. L’Amministratore delegato di Picenambiente ci ha invitato a contattare il nuovo gestore dell’impianto di compostaggio Ascoli Servizi Comunali per ogni informazione ed approfondimento in merito; praticamente si vuole tirare fuori.

A cavallo, tra un anno e l’altro, di corsa, è stato fatto un passaggio di gestione di impianto e di 4 lavoratori tra Picenambiente e Ascoli Servizi Comunali; poi si scopre che l’impianto di compostaggio viene di fatto chiuso. La Ugl igiene ambientale apre i fari sulla questione e chiede chiarezza e garanzia occupazionale».


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