ASCOLI PICENO – Sabato i bianconeri saranno impegnati contro il Perugia, a pari punti in classifica e in netta ripresa, ad arbitrare il match, valido per la 24^ giornata del Campionato di Serie BKT, in programma , alle ore 16 e 15, al “Del Duca” , sarà Matteo Marchetti della sezione di Ostia Lido. Assistenti sono Dario Cecconi di Empoli e Filippo Bercigli di Firenze. Quarto Ufficiale Mattia Ubaldi di Roma, al VAR Luca Banti di Livorno, AVAR Matteo Passeri di Gubbio.

Il Giudice Sportivo, con riferimento ai provvedimenti disciplinari adottati in occasione di Cittadella-Ascoli, ha inflitto un turno di squalifica al difensore bianconero Simic, ammonito al Tombolato per la quinta volta da inizio stagione. Un turno di stop anche a Santoro, centrocampista del Perugia  che salterà dunque il match al Del Duca. Restano in diffida: Dionisi, Eramo, Forte, Giovane, Gondo e Quaranta.

 

Questa mattina, presso la sala stampa dello stadio Del Duca, si è svolta la conferenza stampa di presentazione di Mister Breda. A dare il benvenuto al tecnico il DG Domenico Verdone e il DS Marco Valentini.

Direttore Generale Domenico Verdone: “E’ un periodo difficile per noi e per i nostri tifosi, sappiamo quanto tengano ai colori bianconeri; se la situazione attuale da una parte è motivo di dispiacere, dall’altra è motivo di stimolo per fare bene e ricominciare il cammino intrapreso la scorsa stagione. Vorrei salutare e ringraziare Mister Bucchi e il suo staff per l’impegno e la professionalità profusi e dare il benvenuto a Mister Breda. Siamo veramente contenti di averlo qui, dal primo colloquio avuto con lui ha dimostrato di avere grade voglia ed equilibrio, ha compreso quali sono il peso e il valore di questo club storico. In bocca al lupo a lui!”.

Direttore Sportivo Marco Valentini: “Riparto dal 90’ di Cittadella-Ascoli, da lì c’è stata consapevolezza che c’era un’emorragia di risultati che andava fermata, dopo l’esonero dell’allenatore ci siamo messi subito alla ricerca del nuovo Mister, a Cittadella è stato toccato il fondo perché ho visto la squadra impaurita e, come ho detto ai calciatori, giochiamo a calcio e non dobbiamo avere paura. Dobbiamo riprendere l’identità smarrita, abbiamo scelto Mister Breda, allenatore preparato, profondo conoscitore della categoria e della nostra squadra, è motivato ed esperto di situazioni di subentro”.

Mister Roberto Breda: “Ringrazio la Società, Patron e Direttori per avermi dato fiducia, è una sfida che volevo e questa di Ascoli per potenziale inespresso e per piazza era la situazione che mi piaceva di più. Ho trovato un club molto organizzato, dalla struttura a come fa vivere la settimana ai ragazzi, fino alla qualità dei servizi. Ho trovato un gruppo di qualità, gamba e bravi ragazzi. L’idea che mi sono fatto è veramente ottima, dall’essere un buon gruppo dobbiamo diventare una squadra e questo è il lavoro mio e dei ragazzi. Quando hai i presupposti che ci sono qua, tu professionista devi pretendere da te stesso, chi vuole fare questo mestiere deve determinare.”

Ho ricordi che vengono da 30 anni, un mio primo ricordo è un Ascoli-Messina dove sono sul palo e mi viene affianco Casagrande, che era un ‘animale’ gigantesco. Poi ho altri ricordi, di quando ero al Catania e l’Ascoli vinse il campionato di C direttamente mentre noi salimmo tramite play off; quando arrivammo qui allo stadio mezza partita era già persa perché fuori c’era il mondo e per percorrere gli ultimi trenta metri impiegammo 40’. E’ una piazza che pretende, ma è giusto così, siamo noi che mandiamo gli input da dentro l’arena e poi l’arena viene con noi, noi dobbiamo dare per primi per creare spirito e unità d’intenti, che da avversario ho visto tante volte.”

Quando arrivo in un gruppo mi piace esprime due concetti: non esistono alibi perché ogni situazione va trasformata in opportunità di crescita e poi il codificare bene le cose. Da giocatore quando mi dicevano ‘ci vuole più impegno’ pensavo che fosse una frase che può pronunciare un tifoso, non un allenatore. Tu allenatore devi dirmi cosa fare in campo e dopo mi dici se ho sbagliato o ho fatto bene. Il calciatore deve avere un riferimento e una codifica, dalla quale devi avere una risposta da analizzare.

L’idea è di lavorare su due alternative tattiche, l’ultima usata è quella più fresca, ma c’è anche quella dello scorso anno, il 4-3-1-2.

Bellusci? Partiamo da zero, è un ragazzo che ha vissuto un momento particolare, non entro nel merito, per come lo conosco da avversario in un Reggina-Ascoli Primavera, so che tipo di giocatore è, so che può dare tanto, come tutti dovrà spingere, allenarsi, fare.

Dionisi? Ancora non si sta allenando con la squadra, stiamo valutando con lo staff medico, non ha nulla di grave, non è escluso che possa rientrare in questi giorni, considero l’esperienza di Federico importantissima, ma lo considero soprattutto un giocatore forte, da avversario mi è sempre piaciuto, sempre molto sanguigno, partecipe alla causa sia a Frosinone che qua, è un calciatore che sono molto contento di avere.

Giovane? Ottimo ragazzo con prospettiva importante.

Falzerano? L’ho fatto esordire io a Salerno da ragazzo, credo abbia enormi doti, è un ragazzo molto sensibile, ha alternato campionati importanti ad altri meno: in B il primo anno di Venezia è stato eletto miglior centrocampista, poi è passato a stagioni come la retrocessione col Perugia ad altre, come quest’anno, in cui non ha tirato ancora fuori il suo potenziale. Tante volte ci dimentichiamo che sono ragazzi, da lui mi aspetto tanto perché ha le doti per essere un calciatore importante.

Obiettivi? Mi piace pensare a una partita alla volta, non mi sentirete mai parlare di playoff e playout, se metti un limite è già un modo di frenarsi, non ho limiti, voglio migliorare la squadra”.

Il Direttore Sportivo è intervenuto anche sulla cessione di Bidaoui: “E’ circolato un audio privato, in cui il calciatore si è lamentato del trattamento ricevuto e del presunto mancato rispetto da parte della Società. Di rispetto la Società ne ha avuto moltissimo nei suoi confronti, tanto che prima del ritiro gli è stato rinnovato contratto aumentando l’ingaggio, sintomo di considerazione e importanza. Il Signor Bidaoui è stato rispettato moltissimo, ha giocato le prime sette gare da titolare, poi è subentrato altre cinque volte, era assolutamente un calciatore che godeva della considerazione da parte del Mister e della Società. Sicuramente non era il calciatore ammirato nella seconda parte della scorsa stagione, precisamente da fine gennaio a fine aprile 2021. Quest’anno, dopo le presenze fatte, ha avuto qualche problema fisico, è tornato disponibile in occasione della gara di Terni e, quando il Mister gli ha chiesto di subentrare in campo, il calciatore si è rifiutato. Quindi come Società siamo dovuti intervenire perché non accettiamo che un calciatore retribuito e pagato si possa rifiutare di entrare. La storia di Bidaoui con l’Ascoli finisce quindi la sera di Terni. Gli è stato comunicato che le nostre strade si sarebbero dovute separare, è stato comunicato al procuratore di trovargli squadra, lo stesso abbiamo fatto noi per cercargliene una, l’ultimo giorno di mercato abbiamo trovato la migliore soluzione possibile, ci siamo tolti un anno e mezzo di contratto che per uno di 33 anni al lordo sono moltissimi soldi e in più abbiamo ricevuto anche soldi dalla cessione. Quando si parla di rispetto bisogna avere rispetto per l’Ascoli Calcio e soprattutto per la sua proprietà, che non fa mancare e mai farà mancare nulla ai calciatori, ma quando un calciatore si rifiuta di entrare è il massimo della mancanza di rispetto”.


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