MONTALTO DELLE MARCHE –  E’ già nelle sale cinematografiche dal 9 gennaio e sta riscuotendo ampi consensi il film “Acqua alle corde”, una commedia del regista Paolo Consorti, liberamente ispirata alle celebrazioni del V centenario di papa Sisto V e girata a Montalto Marche, dove è stata presentata in anteprima, a Offida, Colli del Tronto e in altri comuni del piceno che appartengono al “crinale Sistino”, come Grottammare, Ripatransone e Cossignano. Prodotto da Opera Totale e Ph Music Worx e distribuito da Kimera Film, il film è sostenuto da Regione Marche, Fondazione Marche Cultura, Marche Film Commission, AMAT, Fondazione Carisap, Comune di Colli del Tronto, Montalto e Offida.

Una divertente e a tratti intensa riflessione sul celebre Papa rinascimentale attraverso la sofferta costruzione di un musical di parrocchia è il nucleo portante del film che vede nel cast  Enzo Iacchetti, Elio, Natasha Stefanenko, Giobbe Covatta, Cristiano Caldironi, Vito (Stefano Bicocchi), Stefano Nosei, Rebecca Liberati, Fabrizio Apolloni, Guenda Goria, Valeria Romanelli, Andrea Caimmi, Roberto Rossetti, Debora Bianco, Rocco Ciarmoli, Mirco Abbruzzetti, Piero Massimo Macchini, Francesco Tranquilli, Ettore Picardi, Edoardo Fazzini, Serena Severini, Stefano Gagliardi, Edoardo Spaccasassi e molti altri. Una storia originale, dal finale tutt’altro che scontato, che proietta il profilo del pontefice nel presente e da cui riescono a emergere anche la natura e le caratteristiche del nostro territorio che gli diede i natali. Il film è già stato accolto in numerosi festival cinematografici, come il  “Capri-Hollywood International Film Festival”, il London Movie Awards, il DMOFF Film Festival, il BIFF Festival e l’ Italian Comedy Festival di Los Angeles.

La figura di Papa Sisto è ovviamente soltanto un pretesto per raccontare la storia di un modesto regista di parrocchia, che deve ideare uno spettacolo per il Cinquecentenario del celebre pontefice, dovendo però fare i conti con i vincoli della comunità locale da una parte, e l’esuberanza dei celebri attori dall’altra. Tuttavia, la realtà è che l’ostacolo più grande lo troverà in sé stesso, nella sua pigrizia, nell’insicurezza e nell’attaccamento alla sua paciosa terra fatta di benessere e tradizioni. Autobiografico? In piccola parte si, penso comunque che ci sia un aspetto del protagonista che riguarda un po’ tutti: sorprendersi di sé stessi. L’imprevedibilità non è un fattore esterno, ma è dentro di noi. Si può arrivare a conoscere la galassia più lontana, ma non si riuscirà mai a conoscere l’universo del proprio essere – ha dichiarato l’autore e regista.

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