CASTIGNANO – Siamo arrivati al 21 febbraio, la giornata finale di un carnevale, quello di Castignano, che tra le sue caratteristiche ha proprio quello di svolgersi in un crescendo di emozioni fino all’exploit finale, e stiamo parlando di un giorno pieno, intenso, da vivere tutto d’un fiato, in prima persona, non solo da spettatori ma lasciandosi coinvolgere nella festosa baraonda.

Come Castignano, un piccolo borgo di poco più di 2000 anime possa tramandare una tradizione secolare è spiegabile solo con il senso di appartenenza, l’orgoglio e l’amore per il proprio folclore. 

Non è un caso difatti che questa manifestazione, così come gli eventi carnascialeschi delle vicine Ascoli, Offida, Pozza e Umito, formino tutte insieme il carnevale storico del Piceno, riconosciuto nella sua storicità dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.

A Castignano vi sono testimonianze di generici festeggiamenti di carnevale nei vecchi archivi comunale almeno dal 1615. Racconti tramandati oralmente e diari privati degli ascendenti, portano poi a datare almeno agli ultimi decenni del 1800 la sfilata dei moccoli a Castignano (anche se è facilmente ipotizzabile che per quanto riguarda la festa dei moccoletti questa fosse già presente da tempo, così come a Roma da cui era originaria ed in molti altri centri). Sono poi finalmente le immagini, spesso in bianco e nero, ad immortalare i Carnevali degli anni ’50 (che quindi ripartono subito dopo la distruzione della guerra), ’60 e ’70, con grandi carri allegorici, gruppi mascherati e poi sempre loro, i moccoli. Ed è in quei periodi che il Carnevale di Castignano inizia a crescere sempre di più arrivando agli importanti numeri odierni. 

Oggi come allora è ancora il viale della zona più nuova del Comune ad ospitare i numerosi carri, orgogliosamente realizzati dai Castignanesi ed ora anche da molti ragazzi dei limitrofi comuni, sempre più parte integrante ed attiva della tradizione castignanese, e una moltitudine di gruppi che nelle ore del pomeriggio del Martedì Grasso sfileranno su Borgo Garibaldi: si inizierà alle 15 davanti alla chiesa di Sant’Egidio per una sfilata che si prevede super affollata.

Intorno alle 18, i carri lasceranno Borgo Garibaldi, e tutte le persone inizieranno a confluire in Piazza Umberto I, dove, tra coriandoli e brindisi, ci si ritroverà per ballare e cantare insieme alla Banda di Castignano e a Simon DJ, aspettando il momento più importante e più sentito da ogni Castignanese, la sfilata dei Moccoli.

Alle 19 in punto tutta l’illuminazione pubblica del Paese si spegnerà, e sarà allora che la storia si ripeterà per l’ennesima volta dando vita al momento più importante, significativo e caratteristiche di questo carnevale. Centinaia, migliaia di lampioncini colorati si accenderanno: sono i moccoli, una sorta di lanterne artigianali, intagliati all’estremità di canne ancora verdi, ricoperti di carta velina colorata, con una candela fissata in mezzo. E così partirà la secolare “processione” pagana. Testimonianze certe e scritte sono rintracciabili con la festa dei moccoletti già nella Roma papalina del 1700, e in molti comuni dello stato Pontificio; manifestazione poi bandita nella Capitale e rimasta quasi intatta solo a Castignano, tramandatasi e trasformatasi in questa sfilata.

Questo magico corteo, al grido forte ed imperioso di “Fora fora li Moccule” e al ritmo di piatti, cassa e rullanti si snoderà per tutto il Paese, prima il borgo antico, poi la parte nuova, ed infine ancora il centro storico, concludendo la sua marcia in Piazza San Pietro.

Qui vi sarà la battaglia finale tra moccoli (probabilmente una reminiscenza della vecchia battaglia dei moccoletti a Roma dove si doveva cercare di spegnere il moccolo altrui per far togliere all’”avversario” la maschera) che verranno poi bruciati nel gran falò finale, simbolo di purificazione da tutti gli eccessi di questo periodo, attorno cui si danzerà fino al suo spegnimento.

Un evento che suscita sempre più partecipazione da parte di frotte di curiosi turisti i quali non solo rimangono estasiati da tanta bellezza ma vengono convolti e partecipano attivamente a questo momento con il proprio moccolo.

Prima di entrare in periodo di Quaresima e riposo però ci sarà ancora modo di divertirsi: dopo una cena rifocillante, dalle 22 si danzerà con l’ultimo Veglione presso la struttura polifunzionale “Predaia”, che chiuderà anche questa edizione del Carnevale Storico Castignanese, dove è prevista quest’anno anche la premiazione per i carri ed i gruppi che avranno colpito maggiormente il pubblico. Musica a cura di “Simon Dj” e prezzo di ingresso 5 euro: l’unico evento danzante della zona nella serata del martedì grasso.

La Pro Loco e tutta la comunità di Castignano sono liete di invitare tutti i turisti nel caratteristico borgo e partecipare agli eventi proposti, certe che le tradizioni di Castignano sapranno coinvolgere, stupire ed emozionare tutti i presenti. 


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