ASCOLI PICENO – A Dazn Talks nella mattinata del 2 marzo dopo la grande vittoria in trasferta a Modena, Michele Collocolo è ospite della trasmissione che si occupa di serie B.

Una chiacchierata a tutto tondo, in cui il centrocampista bianconero analizza la serie B, la sua carriera e la stagione dei bianconeri.

“L’inizio difficile a gennaio poi è cambiato qualcosa nell’ateggiamento di ognuno di noi siamo riusciti ad uscirne tutti insieme da squadra, con mister Breda sono poche settimane che è qui stiamo lavorando bene con lui e in queste partite lo abbiamo dimostrato. Vittorie di misura ma l’importante è non prendere gol. ”

“Cercare di non guardare la classifica e fare più punti possibile. I Play off? Prima pensiamo a fare punti per la salvezza e poi pensare a qualcosa di più concreto come i play off. La serie A? E’ il sogno di ogni bambino, per me ora l’unico pensiero è l’Ascoli e andare avanti bene tutti insieme come stiamo facendo. Il campionato  di B è difficile, non conosco molto la B è solo il mio secondo anno, a differenza della serie C ci sono altri tempi di gioco, anche i passaggi sono più forti, la qualità è diversa, anche la velocità di pensiero è diversa. Il mister è bravo a ci mette in campo contro quella che sarà il modulo della formazione avversaria. ”

“La prossima contro il Bari? Io sono di Taranto è quasi un derby per me, sarà dura. I miei parenti e amici si mi scrivono sempre prima della partita. Il mio primo approccio con il pallone? Da piccolo mi piacevano le moto, poi a dieci anni ho visto che tutti i miei compagni di scuola giocavano a calcio e ho deciso di iniziare, tardi rispetto ad altri ho iniziato con gli amici, poi a 15 anni sono andato via di casa a Cosenza, prima esperienza importante. Quando sono andato via di casa è stata dura, al sud poi simao molto legati alla famiglia. E’ stata dura io stavo sempre a casa, il primo anno volevo tornare chiamavo mio padre ma lui mi ha detto che il treno passa una sola volta e lui mi disse se torni vieni a lavorare con me, lui fa il pescatore, io ho mal di mare e quindi non sarebbe stato il caso.”

“Chi ti ha influenzato nel calcio? Penso che mister Sottil mi abbia dato una grossa mano sia a livello personale che calcistico lui è un ottimo allenatore che mi ha dato tanto. Uno che trasmette tanto ci tiene al risultato, ci mette tutto se stesso e penso che adesso risolverà all’Udinese. Io cerco di essere sempre concentrato personalmente quindi il tipo di allenatore per me è uguale il carattere. A Taranto sono cresciuto per strada e la malizia in campo fa la differenza. Ora i ragazzini stanno sempre al cellulare, prima appena finito pranzo i miei amici scendevano a chiamarmi per scendere e giocare. Mi piace fare battaglia a centrocampo, quest’anno 4 gol e un assist, arrivo spesso alla conclusione in porta in ogni partita cerco sempre di crearmi l’occasione da gol, ci arrivo molto spesso con gli inserimenti. Cerco sempre gli inserimenti, il tempismo e impattare il pallone, sto cercando di lavorare molto su questo gesto, una questione di allenamento ed esperienza. ”

“I miei obiettivi a medio termine sono giornalieri, anche in allenamento il mio obiettivo è di fare qualcosa in più, per la squadra e per me di fare più assist e gol e di aumentare le mie prestazioni. A me piace lavorare tanto sia a livello atletico in palestra arrivo sempre prima e a fine allenamento rimango sempre a fare un po di tecnica.  Quest’anno col Cagliari in casa penso sia stata la mia miglior prestazione.”

“Obiettivo di gol? Li faccio per la squadra certo a livello personale spero di farne altri ma se ci pensi tanto poi non arriva sto tranquillo e se succede sono contento anche per la squadra. Il tipo di gol ideale per me è il tiro da lontano che finisce sotto l’incrocio, ci devo provare in partita. Un gol importante al “Marassi” in Coppa Italia contro la Sampdoria, avrei tirato il rigore ma sono stato sostituito.   Il gol più bello della mia carriera? Quello contro il Venezia e quello contro il Cosenza, squadra nella quale sono cresciuto infatti non ho esultato per i tifosi, la piazza e la mia ragazza che è di Cosenza.”

“A livello di squadra e modulo ora stiamo rifacendo quello dello scorso anno e mi trovo bene come mezz’ala ho molto campo da attaccare. Qui ad Ascoli ho un bellissimo rapporto con tutti, tutti uniti anche col capitano. Mi piace sentire i tifosi soprattuto nel riscaldamento mi da una grande carica.”

“Il mio idolo? E’ Pogba perchè gioco nello stesso ruolo e mi ispiro molto a lui.”

“La passione per le moto è finita dopo che ho scoperto il calcio, la mia passione è il cibo! Olive ascolane? Ne sto mangiando tantissime sono buonissime. Non mi piace cucinare solo mangiare (ride). Una o due volte a settimana sgarro altrimenti sono fissato sull’alimentazione.”

“Mi piace il Milan seguo la serie A, i mondiali li ho seguiti in particolar modo mi è piaciuta l’Argentina ho visto la finale in areoporto eravamo a Palermo e l’abbiamo vista tutti insieme. E’ stato un bel momento ma non c’era l’Italia sarebbe stato diverso per noi italiani.”

“Il giocatore più forte affrontato? Ero in panchina ma mi ha impressionato Coda del Lecce la scorsa stagione, i due più forti con cui abbia mai giocato Dionisi e Sabiri.”

 

 


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