ASCOLI PICENO – Poste Italiane conferma il suo impegno verso il territorio e, anche in un’ottica di riqualificazione urbana, ha avviato in provincia di Ascoli Piceno la sostituzione e l’installazione di 5 cassette smart 2.0 nelle seguenti località: Carassai, Castignano Offida, Ripatransone.

Oltre a restituire lo splendore del tipico colore rosso fiammante alle storiche cassette rosse che dal 1961 arredano le nostre città, queste nuove, più piccole, sono dotate di tecnologia Iot e sensori utili per rilevare temperatura, l’umidità, pressione atmosferica, quantità di polveri sottili e del biossido di azoto nell’area interessata. Tutti questi dati saranno regolarmente aggiornati durante la giornata e, inoltre, saranno disponibili anche le medie annuali, mensili e semestrali. Le cassette smart 2.0 sono anche in grado di inviare informazioni al palmare del portalettere sulla quantità di corrispondenza presente al loro interno. Questo ovviamente riduce l’impatto ambientale e rende più efficiente il lavoro del portalettere, che evita il passaggio se la cassetta è vuota.

Terminata la fase sperimentale, con oltre 400 cassette smart installate su tutto il territorio italiano, delle quali 300 nei piccoli comuni, adesso si procede all’installazione delle cassette postali 2.0 che saranno circa 650 su tutto il territorio italiano. 

L’iniziativa è coerente con i principi Esg sull’ambiente, il sociale e il governo di impresa, rispettati dalle aziende socialmente responsabili, che contribuiscono allo sviluppo sostenibile del Paese. 

Nelle Marche sono 1356, di cui 176 solo ad Ascoli Piceno, mentre sono 8 le cassette Smart 2.0 appena installate in tutta la Regione, che offrono al cittadino informazioni su atmosfera e inquinamento in tempo reale. Se guardiamo indietro è davvero tanta la strada fatta dalle prime cassette, che altro non erano che delle feritoie nei muri esterni degli edifici, o cassette in legno con la chiave che si trovavano principalmente lungo le strade di grande viabilità. È solo nel 1862 con le Regie Poste che troviamo le prime cassette di impostazione uniformi: colori vivaci, come rosso, verde e giallo per essere facilmente riconoscibili e posizionate almeno a un metro e cinquanta dal suolo per evitare infiltrazioni d’acqua e manomissioni. I cambiamenti proseguono all’inizio del 1900 dalla scritta in nero “Poste Regie” su cassette in lamiera di ferro, all’aggiunta dei fasci littori e aquile imperiali nel ventennio fascista, al 1961 quando le cassette diventano come quelle di oggi: rosse e a due feritoie. 62 anni portati egregiamente e sempre al passo con i tempi, sono da sempre, e ancora oggi, il mezzo per inviare e ricevere parole, scambiarsi messaggi e saluti, veicolare speranze e attese.


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