ASCOLI PICENO – Una luce soffiata, un movimento sfuggente, uno stato di levità.

La sensazione malinconica di essere impermanenti.

Il buio che è suono, il suono che è materia, la materia che è cambiamento.

Tutto ciò è la mostra d’arte Komorebi di Vincenzo Lopardo, organizzata dalla Libreria Prosperi, che si terrà sabato 1 aprile alle ore 18.30 presso la libreria. Testo critico di Alessandra Morelli e suoni ambientali di Davide Laudadio.

La mostra di Vincenzo Lopardo sembra voler rappresentare qualcosa che non si può tradurre. Ci invita a scendere in basso, in una ambiente che ci accoglie come un ventre, per incontrare le sue ombre pittoriche.

Disseminate, raggruppate, velate, rapprese nella voluttuosità del colore e contenute dal supporto ligneo come schegge, sono frammenti di una narrazione interiore che si ricompone davanti al pellegrinaggio dello sguardo.

In questa sorta di foresta spirituale, ciascuno può seguire la propria traiettoria, perdersi o decidere di soffermarsi, mentre intorno il canto dell’energia vitale, come un ciclo di ossigeno, entra e si diffonde.

 

Komorebi, “la luce che filtra attraverso i rami degli alberi”, è una parola che evoca, da uno sfondo nero cupo, una rivelazione vicina. 

È così che l’arte sfonda le pareti espositive per farsi esperienza meditativa, in cui l’osservatore è parte intima del processo creativo, al quale dona inconsapevolmente se stesso.

E, alla fine di questo viaggio sospeso, gli appunti di ogni visitatore diventeranno, insieme, la trama di una storia. 

Sottile, fragile e reale come una foglia in controluce.


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