ANCONA – Agevolare la transizione tecnologica e digitale per favorire la competitività delle imprese marchigiane anche sui nuovi mercati internazionali. È l’obiettivo della Regione Marche che ha stanziato ulteriori 17,7 milioni di euro destinati allo scorrimento di due bandi Fesr della precedente programmazione 2014-2020 che avevano avuto un’ottima risposta dal mondo produttivo regionale. Erano 563 le domande di finanziamento pervenute, sovvenzionate solo in parte per la scarsità di risorse disponibili. Attingendo dalla nuova programmazione europea 2021-2027, su indicazione dell’assessore allo Sviluppo economico Andrea Maria Antonini, sarà ora possibile finanziare l’80 per cento delle richieste pervenute, con altri 36 milioni di investimenti garantiti grazie al sostegno della Regione. Lo scorrimento delle graduatorie riguarda i bandi “Transizione tecnologica e digitale dei processi produttivi e dell’organizzazione” e “Azioni per il riorientamento e la diversificazione dei mercati”. Saranno complessivamente 347 i nuovi progetti finanziati: 141 a valere sul primo bando (transizione) e 206 sul secondo (riorientamento).

“Riteniamo che in un momento difficile come l’attuale sia veramente fondamentale accrescere la competitività del sistema produttivo regionale – afferma l’assessore Antonini – La Regione lo fa offrendo strumenti che guardano soprattutto all’innovazione e alla transizione tecnologica e digitale delle aziende. Riteniamo essenziale investire sulle dotazioni e sulle opportunità capaci rendere le imprese attività solide, strutturate e moderne, per aiutarle a posizionarsi su mercati internazionali sempre più esigenti e competitivi”. Nello specifico, dei 17.7 milioni aggiuntivi, 16.8 provengono dal nuovo Fesr 2021-2027 e la parte rimanete da economie 2014-2020.

“Gli scorrimenti andavano realizzati nel più breve tempo possibile, per evitare che i progetti risultassero obsoleti su temi così importanti, come la transizione tecnologica e digitale, dove è necessario agire tempestivamente – continua Antonini – A oggi, infatti, non erano maturate, sul Programma 2014-2020, sufficienti economie per effettuare tali scorrimenti; pertanto si è preferito utilizzare le nuove risorse, ma è intenzione dell’assessorato alle Attività produttive recuperare le eventuali economie che dovessero verificarsi nei prossimi mesi per nuovi interventi sull’innovazione di processo e dell’organizzazione, da effettuarsi nel corso del 2024”.

Gli scorrimenti erano stati “fortemente richiesti” dai rappresentanti del mondo produttivo. Il bando sulla transizione tecnologica vede ora, complessivamente, 200 imprese sostenute, mentre quello sul riorientamento dei mercati 261. Gli oltre 36 milioni di investimenti agevolati dallo scorrimento sommano i 27 del primo bando e i 9,5 del secondo, che si vanno ad aggiungere ai precedenti già finanziati.


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