OFFIDA – Anche quest’anno le scuole primaria e secondaria inferiore di Offida hanno svolto un ciclo di lezioni de La mia scuola a rifiuti zero, in particolare su Erbe spontanee e alimentazione sostenibile, con laboratorio sul riuso degli scarti alimentari per la creazione di ricette anti spreco. L’assessore Maurizio Peroni, rivolgendo un saluto ai ragazzi, ha sottolineato l’importanza di conoscere e tutelare l’ambiente, perché l’uomo non è al di sopra della natura, ma è parte integrante dell’ambiente, senza il quale non potrebbe vivere.

Le erbe spontanee sono note dalla notte dei tempi come fonte di nutrimento e come alleate preziose per la salute. In classe scopriamo insieme gli usi alimentari e fitoterapici di camomilla, malva, borragine, calendula, ruchetta violaceo, senape selvatica ecc. Con la borragine si possono cucinare frittate e zuppe, l’infuso di camomilla è molto noto ai bambini che a volte hanno raccolto i fiori con genitori e nonni, la malva si può usare come tisana o mangiare cotta, l’ortica una volta cotta non pizzica più!

Osserviamo e tocchiamo dal vivo queste erbe sentendone il profumo. Sono erbe di stagione, locali che si legano perfettamente al concetto di alimentazione sostenibile.

Cosa significa alimentazione sostenibile?

Mangiare in giusta quantità e senza sprechi, il più possibile vegetale e locale. La doppia piramide alimentare e ambientale ci fa capire come i cibi che fanno bene alla salute sono anche quelli che impattano meno sull’ambiente. La carne rossa è certamente il cibo più inquinante e va consumata con moderazione.

Un altro dramma è quello dello spreco alimentare che riguarda un cibo su tre. La maggior parte dello spreco avviene nelle nostre case, possiamo dunque combatterlo. Una soluzione è la cucina di recupero con scarti, avanzi o cibi in scadenza. I bambini disegnano ricette anti spreco: frittate di pasta, minestroni, marmellate, macedonie e chi più ne ha più ne metta. Con un pó di fantasia ognuno di noi può contribuire e rendere il mondo un posto migliore.

Un secondo ciclo di lezioni ha riguardato le Materie prime critiche e le terre rare. Quanto è sostenibile la tecnologia?

Colton, Antimonio, Afnio, Barite, Bauxite, Berillio, Bismuto, Borato, Carbon coke, Cobalto sono solo alcune delle materie prime critiche e terre rare. I bambini non ne hanno mai sentito parlare, eppure questi materiali sono essenziali per il funzionamento della nostra tecnologia come anche per la transizione ecologica.

Perché? Li troviamo ovunque: cellulari, fotocamere, tecnologie salvavita, pannelli solari, auto elettriche, pale eoliche, ecc,

Vediamo insieme che per estrarre questi materiali si producono molte sostanze tossiche e non solo. Un video ci mostra l’estremo sfruttamento delle nazioni da cui importiamo questi materiali. In Congo si lavora senza sosta nelle miniere, per garantire la nostra tecnologia. anche i bambini purtroppo lavorano nelle miniere.

Quanto è sostenibile allora la tecnologia? E come possiamo salvaguardare il nostro pianeta e le persone che lo abitano? Sempre più diffuse sono le tecnologie che permettono di estrarre materie prime critiche e terre rare dai nostro RAEE. Ad esempio, la start up italiana Enea li recupera dalle schede dei cellulari. Ciò rappresenta inoltre un ottimo esempio di economia circolare.


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