ASCOLI PICENO –  Sarà inaugurata giovedì 29 giugno, alle ore 18, in anteprima assoluta, alla Pinacoteca Civica di Ascoli Piceno, la mostra “Dyalma Stultus. Opere dalla Fondazione Cavallini Sgarbi”, nell’ambito della 24esima edizione del festival “La Milanesiana”,  ideato e diretto da Elisabetta Sgarbi, organizzato da Imarts International Music and Arts Fondazione Elisabetta Sgarbi, con il patrocinio del Comune di Milano e con il contributo di Regione Lombardia.

Saranno presenti all’inaugurazione della mostra, realizzata in collaborazione con Regione Marche, Comune di Ascoli Piceno, Fondazione Carisap, Camera di Commercio delle Marche, Circolo Cultural-mente Insieme, Fainsplast e Ciaccio Arte res, l’artista Selma Stultus, Vittorio Sgarbi, Stefano Papetti, curatore delle Collezioni Comunali di Ascoli Piceno, Francesca Filauri, Presidente dell’associazione Cultural-mente Insieme, ed Elisabetta Sgarbi. L’esposizione, che resterà aperta al pubblico fino al 30 ottobre, è a cura di Vittorio Sgarbi e presenta 14 opere inedite o raramente viste del pittore triestino Dyalma Stultus dalla Fondazione Cavallini Sgarbi.

Il tema di questa edizione  del festival, che attraversa 23 città italiane in sette diverse regioni con oltre 60 incontri ed eventi e più di 200 ospiti italiani e internazionali con l’obiettivo di promuovere il dialogo tra le varie arti, è “Ritorni”, ispirato dallo scrittore nigeriano Ben Okri. Un tema che si ispira alla cronaca attuale (chi lascia la propria terra sperando di non farci più ritorno, chi parte sognando di tornarci), per abbracciare anche altri nuclei tematici, come il rapporto con la natura, con l’intelligenza artificiale e quello tra genitori e figli. La Rosa dipinta da Franco Battiato, che fin dalla prima edizione è il simbolo della Milanesiana, è stata rielaborata anche quest’anno da Franco Achilli che, in onore del nuovo tema, l’ha raffigurata avvolta in un uroboro verde, unione tra il tema della natura e quello del ritorno.

“Dyalma Stultus deve a Trieste i natali, gli affetti familiari, la prima formazione culturale e sentimentale, ma non solo – ha spiegato Vittorio Sgarbi. “Così il modo di Stultus di intendere l’arte trova consonanze in quello di altri triestini della sua epoca (Sbisà e Croatto), ma è a Firenze che Stultus acquisisce un nuovo, nazionale senso della misura. Le donne nude ritratte da Stultus sono solo apparentemente popolari, con i capelli raccolti e le sopracciglia sfoltite secondo la moda borghese del tempo, evitano lo sguardo diretto perché la loro missione non è sedurre, suggeriscono l’esprit de géométrie che in natura tutto regge, in un omaggio aperto a Cezanne. Nel dopoguerra l’epoca cambia ma la ricerca di Stultus continua a perseguire l’equilibrio di natura tra colore e disegno, luce e ombra, Francia e Italia: oggi, grazie alla Milanesiana, Stultus rivive ad Ascoli, e si mostra in eterno pittore assoluto”.

“Databili dagli anni Trenta agli anni Settanta, i dipinti propongono la sua visione limpidamente figurativa, lontanissima dalle avanguardie, formatasi nella Trieste austriacante, educatasi nella Accademia di Venezia e approdata nella raffinata Firenze del secondo dopoguerra. Vedute della campagna toscana o della Capri più ammaliante, composizioni fascinosamente allegoriche o robustamente novecentiste, ritratti muliebri psicologicamente azzeccatissimi, i quadri di Stultus rivelano sempre un impeccabile mestiere, sono accademicamente ben congegnati, a costo di risultare capricciosamente accademici, accostando la figura del triestino a quella di grandi maestri “reazionari” quanto sapienti, come Annigoni, Funi o Sciltian – ha affermato Lucio Scardino.

“Un importante pittore triestino Dyalma Stultus, con un nucleo di opere donate a Vittorio Sgarbi in qualità di Presidente della Fondazione Cavallini Sgarbi. Nei quadri si sente il vento di Trieste, che pulisce il cielo è rende nitide le forme e sgargianti e luminosi i colori – ha, infine, dichiarato Elisabetta Sgarbi.

Radio 24 per il primo anno sarà media partner del festival.

La mostra sarà visitabile gratuitamente dal lunedì al sabato dalle ore 10 alle ore 12,30 e dalle ore 16 alle ore 19,30.

 


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