CASTEL DI LAMA- Quello della sicurezza sul lavoro è uno dei temi di scottante attualità e la morte dei cinque operai morti travolti da un treno è solo l’ultima di una lunga lista di incidenti sul lavoro, tutto ciò è dovuto a condizioni lavorative precarie, frutto della volontà di tagliare i costi del lavoro, risparmiando proprio su un tema vitale quale quello della sicurezza.

Di questo ed altro abbiamo parlato con Catia Albini, membro del noto sindacato che ha dichiarato:” Con l’incidente sulla via ferroviaria non era più tempo di aspettare. Credo fosse necessario dare un segnale e l’iniziativa va proprio in questo senso. Con l’approvazione di questa legge andremmo ad inasprire le pene nei confronti dei datori di lavoro.

L’obiettivo è di responsabilizzare l’azienda con l’auspicio che questo possa fungere da deterrente. I numeri di incidenti sul posto di lavoro sono allarmanti e i dati ci dicono che, ogni giorno, se ne verificano almeno tre. Ritengo che questo sia dovuto al fatto che, con le logiche di mercato attuali, la competizione e la competitività non si giocano più sulla qualità, bensì sul gioco al ribasso dei costi di lavoro e i punti su cui si vanno a tagliare sono dunque i salari e la sicurezza.

Quella sul salario minimo è una lotta che USB porta avanti da diverso tempo, ancor prima che i partiti nazionali se ne interessassero. Noi riteniamo che la nostra proposta, differentemente da quella di PD e M5s, sia la più giusta. La loro consiste in un salario minimo garantito di nove; la nostra, invece, di dieci. Allo stato attuale abbiamo milioni di lavoratori poveri, e cioè persone che, nonostante un impiego, si trovano sotto la soglia di povertà.”


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