ASCOLI PICENO – Appuntamento sociale.
“Si parlerà di come Slow Food intende la qualità alimentare, a partire da questo basilare aspetto, e di come sia ora di combattere apertamente i bluff delle cucine-spettacolo in realtà impresentabili sovente, quando viste dal retroscena – affermano gli organizzatori in conferenza – Si parlerà anche della necessità, caldeggiata da Slow Food, di introdurre l’Educazione alimentare nelle scuole quale materia basilare, al pari dell’Educazione fisica e di quella civica”.
“Nell’occasione, verrà anche introdotta la proposta di un appuntamento regionale per ragionare, anche con operatori e ristoratori, sullo stato dell’arte delle cucine di territorio, in termini di consapevolezza culturale e di economie di territori e dei turismi – concludono gli organizzatori – Presentazione della Guida e premiazione chiocciole, aziende e olii con menzioni speciali: quest’anno l’azienda Gregori ha ottenuto una delle tre menzioni speciali sul territorio nazionale per la sua Lea, cultivar a rischio di estinzione”.
A seguire, sempre coordinati dalla presidente di Slow Food Ascoli Piceno Maria Carmen Attorre, la parola a Federico Varazi vice presidente nazionale SF, e poi Antonio Attorre e Leonardo Seghetti i quali converseranno, stimolando anche interventi di ristoratori, produttori di olio e di vino presenti, sul tema L’olio in tavola e in cucina, sotto il profilo salutistico, gastronomico ma anche alla luce dei ripetuti scandali e frodi (il più recente, a Roma, relativo ai falsi extravergini sequestrati nelle cucine di diversi ristoratori).
Alle ore 13 pranzo a pochi passi dalla Bottega, da “C’era una volta, Cucina nel chiostro”, con menu impostato per valorizzare la Tenera ascolana e, più in generale, l’extravergine.
Qualche numero: nella venticinquesima edizione della Guida agli Extravergini, Slow Food Editore, 686 aziende recensite tra frantoi, aziende agricole e oleifici, 1071 oli assaggiati e raccontati dai nostri collaboratori in tutta la penisola, 184 riconoscimenti che testimoniano la qualità dell’extravergine italiano, eccellenza del Mediterraneo, 43 chiocciole, ovvero aziende che interpretano al meglio i valori di Slow Food, 207 oli riconosciuti come Presidio Slow Food, 79 novità assolute in guida.
Cresce il numero delle aziende che certificano in biologico l’intera filiera (483 oli certificati) nonché i riconoscimenti assegnati ogni anno dai curatori della guida: la Chiocciola segnala le aziende che si distinguono per il modo in cui interpretano i valori produttivi in sintonia con la filosofia Slow, mentre il Grande Olio è attribuito agli extravergini che si sono distinti per particolari pregi dal punto di vista organolettico e perché ben rispecchiano territorio e cultivar. A queste caratteristiche, il premio Grande Olio Slow aggiunge il riconoscimento dedicato alle pratiche agronomiche sostenibili applicate. La Guida cerca anche di essere un invito a visitare queste realtà per incontrare i produttori e scoprire il patrimonio olivicolo: per questo segnala le aziende che offrono ristorazione e quelle con possibilità di pernottamento.
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