ASCOLI PICENO – Appuntamento politico e sociale.

Il gruppo territoriale “Piceno interno” del Movimento 5 Stelle organizza, sabato 7 settembre alle ore 17 presso la Libreria “Rinascita” di Piazza Roma 7 ad Ascoli Piceno, un importante evento per discutere sulle ragioni che vedono il M5S contrario alla legge sull’autonomia differenziata varata dal Governo Meloni, anche in vista del referendum abrogativo.

Con la presenza del sen. Roberto Cataldi, dell’on. Giorgio Fede, dell’avv. Daniele Paolanti e di Loredana Longhin della segreteria regionale CGIL Marche, verranno discusse le conseguenze amministrative, giuridiche, politiche, economiche, sulla sanità e sui servizi per i cittadini in generale della legge sull’autonomia differenziata. A moderare l’evento il coordinatore provinciale del M5S Massimo Tamburri.

Saranno inoltre raccolte le firme per sostenere il referendum per l’abolizione della Legge.

Secondo il senatore ascolano Roberto Cataldi: “È importante informarsi da parte dei cittadini, per fare una scelta consapevole al referendum. Sabato sarà un’occasione per conoscere nei dettagli le ricadute sul territorio di una riforma estremamente pericolosa”. 

Per l’onorevole Giorgio Fede invece: “La volontà della Lega, mossa ancora dall’idea secessionista di Veneto e Lombardia, continua a condizionare le scelte del Governo per demolire i valori solidaristici della nostra Costituzione e di fatto per spaccare l’Italia. Per fortuna la risposta degli italiani, anche di destra, con le 500.000 firme necessarie raccolte in pochi giorni, dimostra che in molti hanno compreso questo grave rischio che metterebbe in difficoltà non solo le regioni del sud ma anche del centro e del nord Italia. Ogni occasione per informare i cittadini dei rischi reali che stiamo correndo è preziosa, e quindi al centro delle nostre azioni”.

Commenta l’avvocato Daniele Paolanti: “Le consultazioni referendarie sono una delle espressioni della sovranità. Prendervi parte debitamente informati è un dovere morale e civile. La giornata di sabato sarà sicuramente utile per una maggiore consapevolezza sul contenuto di una riforma che presenta diversi aspetti critici anche a livello costituzionale”.

Infine, l’esponente CGIL Loredana Longhin, su come la legge colpirà la sanità: “In un Servizio Sanitario Nazionale lacerato da importanti differenze, che colpiscono la stessa erogazione dei LEA, il regionalismo potenziato può far venir meno definitivamente il concetto stesso di politica sanitaria nazionale. Il diritto alla salute verrà declinato in 21 modi diversi, cessando di essere un bene pubblico nazionale per assumere una valenza locale, con una perdita complessiva di coesione sociale ed una accentuazione degli squilibri tra Regioni più ricche e più povere, questo in un contesto in cui la sanità è già in crisi prima ancora dell’attuazione di questa legge”.


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