ASCOLI PICENO – Ogni anno, nel mondo, un milione di persone muore per suicidio, e il fenomeno, secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, è in crescita, soprattutto tra i giovani. In Italia, pur essendo considerata tra i Paesi europei a basso rischio, nel 2023 si sono verificati 3.870 suicidi (dati Istat). Numeri che danno la dimensione del fenomeno e sui quali è opportuno riflettere, soprattutto oggi 10 settembre in occasione della Giornata mondiale per la prevenzione del suicidio. L’Azienda sanitaria territoriale di Ascoli opera in diversi ambiti per la prevenzione del suicidio, innanzitutto attraverso l’azione del Dipartimento di salute mentale con i propri servizi territoriali e ospedalieri, ma anche attraverso il Dipartimento materno infantile con lo screening della depressione post partum, e attraverso la formazione dei propri dipendenti.
L’Ast di Ascoli è impegnata nell’attuazione delle indicazioni del Ministero della salute in materia di prevenzione del suicidio. “Quest’ultimo – evidenziano dal Governo clinico dell’Azienda sanitaria picena – rappresenta un evento sentinella di particolare gravità, la cui prevenzione si basa su una valutazione appropriata delle condizioni del paziente e sulla conseguente adozione di misure idonee. A un primo livello la prevenzione del suicidio si avvantaggia di tutte le iniziative che mirano a umanizzare le strutture sanitarie rendendo l’esperienza del ricovero meno spersonalizzante, anonima, passiva e regressiva”. “Nel corso del 2024 – proseguono – si è proceduto alla predisposizione di un progetto formativo Fad Ecm a cura dell’Unità operativa complessa Governo clinico e rischio clinico e del Dipartimento di salute mentale che si pone l’obiettivo di sensibilizzare sulla tematica del suicidio e sulle tecniche di intervento e prevenzione in ospedale. Un’opportunità per tutti i professionisti sanitari in quanto fornisce indicazioni per appropriati interventi di prevenzione/riduzione del rischio e finalizzati al miglioramento assistenziale. In particolare, l’attenzione viene indirizzata sulle misure logistiche e organizzative generali orientate alla prevenzione del rischio suicidio in ospedale, alla valutazione delle condizioni psicocliniche e alla sorveglianza del paziente mediante interventi relazionali, psicologici, assistenziali e clinici”.
Il corso del progetto formativo, dal titolo ‘Gestione del rischio suicidario in ospedale: dai limiti clinco-psicopatologici e organizzativi alle prospettive di eHealth’, ha l’obiettivo di formare i professionisti sanitari alla valutazione dei pazienti potenzialmente a rischio suicidio e definirne la presa in carico. Durante il corso, rivolto a tutti gli operatori sanitari delle unità operative dell’Ast di Ascoli, verranno affrontati i protocolli di sicurezza e le procedure aziendali per la prevenzione del suicidio. Inoltre, sono stati realizzati poster aziendali sulla prevenzione del rischio suicidario con l’indicazione del numero verde per ogni necessità.
Il suicidio, o il tentato suicidio, di un paziente in ospedale, nel sesto rapporto di monitoraggio degli eventi sentinella del Ministero della salute rappresenta il 15,7% (1.408) rispetto al totale degli 8.974 eventi segnalati (periodo da gennaio 2005 a dicembre 2020). “Pertanto – proseguono dal Governo clinico dell’Ast di Ascoli – tale problematica richiede la massima attenzione da parte delle organizzazioni sanitarie. Problematiche cliniche, umane, professionali, sociali, familiari e medico-legali si intrecciano in modo dinamico con caratteristiche costantemente mutevoli e non sempre semplici da definire. Per tali motivi il corso vuole riassumere le principali argomentazioni riguardanti il suicidio”.
Il progetto formativo ‘Gestione del rischio suicidario in ospedale’ a cura dell’unità operativa complessa Governo clinico e rischio clinico e del Dipartimento di salute mentale dell’Ast di Ascoli in collaborazione con l’Università politecnica delle Marche, sarà uno dei contributi inseriti nelle sessioni del ‘XXII Convegno internazionale di suicidologia e salute pubblica’ che si svolgerà all’Università ‘La Sapienza’ di Roma, i prossimi 18 e 19 settembre.
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