ASCOLI PICENO – Si è tenuta questa mattina al Picchio Village la conferenza stampa del Patron Massimo Pulcinelli. Il numero uno di Corso Vittorio Emanuele è tornato a parlare della retrocessione: “A livello personale l’ho vissuta come un dramma, ero convinto di ottenere la salvezza, se penso che siamo stati condannati solo per un punto, ho tanto rammarico, ero convinto di farcela fino alla fine. Disconosco fortemente quello che è avvenuto a fine gara il 10 maggio, debba essere ricordato come una nota negativa, che ha messo in cattiva luce Ascoli e la squadra. Sono qui dopo 4 mesi di silenzio.”
“Non ha funzionato quasi nulla nella scorsa stagione” – e poi Patron Pulcinelli fa un’assunzione di colpa –“Per il 90% la responsabilità della retrocessione è mia”. “Sulla scelta dei calciatori o allenatori mi fido, strada facendo errori tantissimi, in società De Santis e Neri avrebbero mantenuto Breda io invece sono andato dietro al DS che ha ingaggiato Viali. A dieci giorni dall’inizio del campionato mandammo via Forte, Dionisi e altri per prendere un ragazzo che tutti a Terni sapevano fosse infortunato e spendere 600mila euro per non vederlo giocare e stiamo pagando altri 100mila euro al giocatore dopo il ricorso, il DS è stato licenziato per gli errori commessi. Abbiamo cambiato allenatore, Castori per me ha avuto una grande parte nella retrocessione, e nel suo modo di allenare ha fatto infortunare molti giocatori abbiamo perso Mendes e altri, le responsabilità sono mie, poi si è aggiunto l’ambiente e altri fatti che non hanno aiutato.”
“Un plauso a Nino Nosdeo che sta facendo un grande lavoro nel settore giovanile.”
Sugli Ultras: “Non credo abbiano deciso di rientrare allo stadio, c’è stato un confronto, anche con idee e punti di vista differenti, ma con grande rispetto. Oggi abbiamo messo un primo mattone per la risoluzione del conflitto”.
Sulla situazione economica: “Chi fa calcio è matto e io sono tra questi, attendendo di arrivare ad una sana gestione senza sforzi e sacrifici. Da quando siamo retrocessi a oggi abbiamo pagato 5 milioni di euro; in Serie B arrivano 8 milioni dai diritti TV, in Serie C meno di uno. L’80% dei club di C ha debiti maggiori dell’Ascoli. Approfitto per puntualizzare che l’Ascoli non si è iscritto per i soldi di quattro sponsor, come qualcuno ha detto: ringrazio Giuliano Tosti, che è tornato come sponsor dopo qualche anno ed è l’unica novità, ma Faraotti, Gabrielli e Morosini – che ringrazio e stimo – hanno anticipato, come fanno da quattro anni, gli importi della sponsorizzazione. Abbiamo ricostruito l’Ascoli dopo le note vicende del compratore, che si è presentato con i soldi per una Fiat a un concessionario Ferrari.”
“Abbiamo avuto le dimissioni di Massimo De Santis, sicuramente per tutte le contestazioni avute. Adesso quando scadrà il CDA ne creeremo un altro più piccolo. Rabona socio al 10%. Le decisioni importanti le prendo io.”
“Credo che tutte le società di calcio in Italia possano essere comprate se un giorno si presentasse un socio all’altezza o una persona che voglia sostituirmi ed è all’altezza lo valuterò. Abbiamo avuto tante interlocuzioni con fondi di diverse parti del mondo ma oggi non c’è nulla su cui stiamo lavorando.”
Sull’aspetto tecnico: “Il mister? un’ottima persona, non so se sia l’allenatore giusto per l’Ascoli ma fino a quando non sarà cambiato avrà la mia fiducia. Non ho nulla da dire visto i precedenti.”
“Tremolada un mio pallino spero presto che entri in forma, abbiamo una buona squadra assortita tra esperti e giovani, unica strada con cui si può pensare di fare calcio in maniera sana. La C è un campionato difficile sono convinto che abbiamo una squadra che possa fare i playoff anche se sono ottimista e voglio tornare in B. Il calcio si può fare solo attraverso il settore giovanile. Forte? non vedo l’ora di vederlo in campo. Corazza un grande giocatore anche Marsura che è voluto tornare qui.”
Copyright © 2024 Riviera Oggi, riproduzione riservata.
Commenta l'articolo