OFFIDA – Le maschere di offidane parteciperanno al prestigioso Columbus Day di New York, un evento che celebra l’80º anniversario della storica sfilata. Questo importante traguardo è frutto di un progetto che ha visto coinvolti i principali carnevali storici italiani, con oltre 100 maschere che sfileranno per rappresentare l’Italia, inclusi i carnevali marchigiani di Ascoli Piceno, Fano e Offida.
Ciò è avvenuto grazie all’impegno del Centro di Coordinamento Maschere Italiane. Il presidente dell’associazione, Valerio Corradi, promotore e guida di questo progetto, ha illustrato come l’iniziativa, presentata e approvata dal Ministero degli Esteri, coinvolga maschere che vanno oltre le figure iconiche della commedia dell’arte come Arlecchino, Balanzone e Pulcinella. Le maschere partecipanti rappresentano la specificità dei territori italiani, racchiudendo l’identità locale di ogni regione. “Il nostro obiettivo – ha affermato Corradi – è far conoscere queste realtà straordinarie e rafforzare il senso di comunità, un patrimonio fondamentale della nostra nazione”.
Corradi ha voluto ringraziare in particolare l’Amministrazione comunale guidata da Luigi Massa per il sostegno dato, sottolineando come questo evento rappresenti una straordinaria opportunità per promuovere la cultura italiana nel mondo.
A sottolineare l’importanza di questa partecipazione è stato anche Alessandro Bono, presidente del Consiglio Comunale di Ascoli Piceno, che ha definito il Columbus Day “un’occasione fondamentale per valorizzare la storia e la tradizione ascolana che è profondamente legata alla commedia dell’arte e alla satira”. Bono ha inoltre ribadito l’importanza del lavoro congiunto delle associazioni locali, che rendono possibile il carnevale di Ascoli, un evento fondamentale per la comunità.
Tra i protagonisti della sfilata di New York, che si terrà il 14 ottobre, ci saranno anche il tradizionale “guazzarò” e la più recente “m’ndura”, simboli della cultura e dell’identità della città. La dottoressa Mirella De Santis, referente per le Marche del Centro di Coordinamento Maschere Italiane, ha espresso il suo orgoglio nel rappresentare la sua terra: “La bellezza delle Marche sta nella sua pluralità: una regione unita nella storia, ma ricca di tante particolarità locali. Offida, con il suo straordinario patrimonio culturale ha ben chiara l’importanza di tramandare le tradizioni ai più giovani, come dimostra la consuetudine di vestire i bambini appena nati con il guazzarò o m’ndura sotto carnevale”.
Le assessore Isabella Bosano (Turismo) e Marica Cataldi (Cultura) hanno voluto evidenziare l’importanza del carnevale per la comunità di Offida: “Quando noi offidani parliamo di carnevale – commenta Cataldi – lo facciamo a cuore aperto. Il carnevale è parte del nostro DNA, tesse le nostre radici culturali e rappresenta un collante sociale che ci unisce e ci spinge a collaborare.” Bosano ha espresso il suo orgoglio nel poter rappresentare Offida a New York, – saranno proprio lei l’assessora alla Cultura a indossare le maschere offidane durante la sfilata – per diffondere, anche oltre oceano, la cultura del carnevale e di come permea profondamente la vita degli offidani, condizionando anche la loro passione per la musica e la socialità. In rappresentanza del carnevale ascolano sfilerà invece Amedeo Lanciotti, che vestirà la maschera del Buonumor Favorito.
“Il Columbus Day – commenta il sindaco Massa – sarà un’occasione fondamentale per valorizzare i nostri borghi e dimostrare quanto ancora l’Italia possa offrire in termini di cultura e tradizioni. Un’opportunità, giunta proprio nel cinquecentenario del nostro Carnevale, che ci permetterà di gettare le basi di ulteriori sviluppi.”
Questa partecipazione segna non solo un momento di celebrazione della cultura italiana, ma anche un’opportunità di rafforzare legami tra tradizione, volontariato e socializzazione. Come hanno sottolineato le associazioni che collaborano ai carnevali dei rispettivi territori: Tonino Pierantozzi presidente della Pro Loco di Offida e Davide Vannucci, segretario dell’associazione Il Carnevale di Ascoli Piceno. “Il nostro compito – spiega Pierantozzi – è valorizzare e tramandare le tradizioni del nostro patrimonio immateriale, affinché non si spengano, ma continuino a vivere grazie all’impegno delle persone che ne sono custodi”.
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