ASCOLI – Tematica sociale di forte impatto nella mattinata del 23 settembre nel capoluogo ascolano.

Si è svolta una conferenza stampa, alla Libreria Rinascita di Ascoli. Un punto sullo situazione delle liste d’attesa nell’Ast Ascoli Piceno in merito a tempi e inadempimenti, e per dare informazione circa le iniziative pubbliche che il Comitato intende intraprendere in settimana.

Questo è l’obiettivo dell’associazione “Lo sportello Lea Tempo di Attesa” che, appunto, oggi, ha voluto far presente alla cittadinanza il lavoro effettuato in quattro mesi e le iniziative future.

Un focus presentato dalle referenti Patrizia Ciccanti, Maria Teresa Claser, Paola Mariani e Valentina Bellini: “L’associazione è nata ad aprile, grazie anche al sostegno di ‘Sos Liste Attesa’. Dopo la pausa estiva siamo pronte a tornare operative. Nel frattempo lo sportello ha seguito 52 persone, donne (57%) e uomini (43%) con un’età media di 66 anni. Ci sono giunte circa 70 prescrizioni/impegnative. Abbiamo analizzato e rilevato che il tempo medio tra impegnativa e l’erogazione della visita al Cup è di 354 giorni. Grazie al nostro sportello, tramite l’invio di Pec alla direzione dell’Ast Ascoli e all’Ufficio Relazioni con il Pubblico, dove evidenziamo i problemi della persona e le nozioni regionali e nazionali esistenti, il tempo di attesa è sceso a 108 giorni ma ovviamente non basta e vogliamo migliorare questi dati. Nel frattempo si evidenza che la nostra ‘pressione’ ha un effetto positivo ma noi vogliamo mantenere un rapporto collaborativo con l’Ast di Ascoli, fatto di dialogo”.

Le referenti proseguono: “Il 52% delle Pec ha avuto un riscontro di cui l’89% con esito positivo, l’Ast ha contattato direttamente il cittadino nel 24% dei casi ma rimangono in attesa il 24% delle Pec inviate dallo Sportello. Per quanto riguarda le inadempienze dell’Ast riscontrate dal nostro Sportello rileviamo l’equiparazione delle visite di controllo alle prime visite, tempi troppo lunghi per esami strumentali, tra i punti più critici quelli inerenti alle patologie cardiovascolari e oncologiche, e i mancati rimborsi per chi alla fine è costretto a rivolgersi alla sanità privata. Viene citata una legge regionale che, a loro avviso, non prevede rimborsi ma si viola palesemente una norma nazionale che tutela chi deve rivolgersi da un privato a causa dei tempi d’attesa molto lunghi per un accertamento”.

Le referenti, infine, concludono presentando una serie di iniziative: “Partiremo da mercoledì mattina, 25 settembre, con dei banchetti al mercato per sensibilizzare i cittadini. Banchetti che ripresenteremo venerdì pomeriggio, 27 settembre, anche in piazza del Popolo. Ai cittadini forniremo informazioni, colloqui ed eventuali prese in carica. Chiederemo all’Ast di Ascoli, come primo passaggio, un incontro e vogliamo che i consiglieri d’opposizione ci accompagnino in questo confronto. Alla direzione proporremo un dialogo costruttivo. Non vogliamo attaccare e criticare ma dare un contributo prezioso per risolvere tante problematiche che riguardano la nostra sanità”.


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