ASCOLI PICENO – Domenica 6 ottobre, al “Del Duca” contro il Pescara ci sarà l’esordio sulla panchina bianconera per Mimmo Di Carlo.
ll tecnico di Cassino è il quindicesimo allenatore dell’era Pulcinelli, per lui un contratto fino al 30 Giugno 2025 con opzione per un’ulteriore stagione. Dopo il primo allenamento al Picchio Village, la conferenza stampa di presentazione.
Il DS Righi:“Per me un piacere ritrovare Di Carlo con cui ho lavorato la scorsa stagione. Dobbiamo infondere fiducia ma allo stesso tempo non siamo ciechi dobbiamo fare il meglio per migliorare l’Ascoli. Vincere il campionato? Io programmo, la realtà è diversa dai sogni. Non è giusto parlare di Ledesma, ha lavorato un giorno e lo ringrazio per la disponibilità. Ci sono momenti quelli delle trattative in cui certe affermazioni vanno fatte anche se diverse dalla realtà. Con lui ero stato chiaro, all’esterno no ma all’interno avevamo altri percorsi”.
Di Carlo esordisce così: “Sono felicissimo di essere qui, società storica e tifosi passionali come me, se ho scelto questa sfida è perché c’è molto da lavorare ma c’è tanta qualità. So quello che devo fare e devo riportare entusiasmo.”
“Sono subentrato altre volte e ho avuto la fortuna di allenare squadre retrocesse che devono ripartire. Bisogna dare fiducia e entusiasmo ai giocatori, e anche all’esterno. Con il lavoro e le idee si risolve tutto, tutti compatti per raggiungere risultati importanti. La qualità dei giocatori è medio alta, conosco le caratteristiche dei giocatori per farli rendere al massimo, oltre le polemiche bisogna pensare che l’Ascoli è una squadra forte. In casa bisogna fare punti, con qualità e agonismo. Ci aspetta una squadra forte.”
Ci si aspetta subito una scossa: “Le mie squadre devono avere coraggio, possono sbagliare ma non devono fare il compitino. Devi cercare di togliere in questi due giorni la negatività. A livello mentale ci vuole una svolta. Quando si indossa questa maglia bisogna sudarsela senza calcoli. Ora concentrarsi una partita alla volta”.
“Ringrazio la società perché la mia volontà era l’Ascoli, ringrazio il patron e il Ds. Inizio questa avventura perché è una grande società”.
” Ci sono giocatori di grande qualità ho sempre voluto Tremolada, Marsura, Varone, abbiamo Gagliolo, Corazza, Quaranta per non parlare di altri, l’importante è essere squadra. Non si gioca da singoli ma da squadra. Tutti sono e devono sentirsi importanti. La maglia va onorata.”
Tecnico di indiscussa esperienza con 644 panchine con Mantova, Parma, Chievo, Sampdoria, Livorno, Cesena, Spezia, Novara, Vicenza, Pordenone e Spal.A livello tattico il modulo più utilizzato ultimi 2 anni dal tecnico è il 4-3-1-2, con un rombo di centrocampo, passato poi con il Vicenza al classico 4-4-2 , con la squadra che in possesso palla si dispone su un 2-4-4 ,uno dei due esterni bassi si alza sulla linea di centrocampo, l’opposto rimane in copertura, mentre gli esterni alti si accentrano liberando le corsie laterali. Modulo, il 4-3-1-2, utilizzato anche con il Pordenone, mentre la scorsa stagione con la Spal ha riproposto il 4-4-2.
“Primo allenamento, ho cercato di dare i primi input, l’obiettivo è cercare di dare subito una mentalità. Sul modulo si può fare il 4-3-1-2 lo vedo bene per questa squadra. Vedo bene Marsura a centrocampo. Certo non ho difficoltà ad impostare a tre, ma i moduli nel calcio moderno sono fini a se stessi, sia per portare a giocarsi l’uno contro uno, ma in due giorni ora cerchiamo di dare sicurezza ai giocatori e a livello mentale dare un’impostazione che poi voglio vedere nelle altre partite”.
“Subito la capolista, non ci spaventa. Chi sta meglio gioca, voglio coraggio. Loro hanno un 4-3-3 aggressivo, terzini dinamici e giocatori di spessore, come Brosco. Pensiamo a noi”.
“Il girone B è molto difficile, ci sono giocatori di qualità, il calcio è più dinamico ogni squadra ha le sue qualità per me la Ternana è la più forte in assoluto. Sono cinque le squadre che possono ambire e l’Ascoli ci deve rientrare”.
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