ASCOLI PICENO – I problemi della sanità di Ascoli Piceno arrivano in Consiglio Comunale.
Sarà discusa mercoledì pomeriggio, 23 ottobre, un’interrogazione consiliare presentata dai consiglieri di opposizione della città di Ascoli Piceno.
“Riteniamo che di sanità, che ricordiamo è un diritto di tutte le persone, non se ne possa parlare solo in campagna elettorale, con siparietti di dubbio gusto. La situazione è disastrosa e pensiamo sia arrivata l’ora di agire” affermano i consiglieri Francesco Ameli, Gregorio Cappelli, Andrea Dominici, Marta Luzi, Marcucci Manuela, Emidio Nardini e Angelo Procaccini.
“Purtroppo anche ad Ascoli Piceno si stanno negando ai cittadini l’accesso alle cure e il diritto alla salute – attaccano gli esponenti dei gruppi consiliari Ascolto e Partecipazione, Ascoli Bene comune e Partito Democratico – Ci sono liste di attesa infinite o addirittura chiuse per accedere a esami diagnostici a cui si sommano liste per gli interventi, addirittura anche quelli di carattere oncologico. C’è carenza di personale che comporta difficoltà a coprire i turni, che sottopone gli operatori a carichi di lavoro insostenibili, che genera un clima di nervosismo e insoddisfazione. Non è un caso se si assiste a una fuga verso altre strutture. Al Mazzoni c’è un taglio strutturale dei posti letto: 9 in meno in Nefrologia, 2 in Patologia Neonatale con Urologia ancora accorpata con la Chirurgia”.
“Questa diminuzione – affermano Ameli, Cappelli, Dominici, Luzi, Marcucci, Nardini e Procaccini – comporta gravi difficoltà nella programmazione dei ricoveri e nell’accettazione delle urgenze. Pensiamo che tale carenza non può essere gestita come emergenza ricorrendo a Infermieri interinali, a medici in quiescenza e alle prestazioni aggiuntive. Soluzioni dispendiose e non definitive, come evidenziato anche dalla Corte dei Conti. C’è un aumento considerevole della mobilità passiva visto che i cittadini non trovano risposte nella sanità Picena. Era stato promesso che la sanità del nostro territorio non sarebbe più stata la Cenerentola delle Marche, promessa mantenuta. Ora, per rimanere nell’ambito delle favole si può definire la Piccola Fiammiferaia. L’altro grande problema è la sanità territoriale: è sempre più impoverita con grave mancanza di presa in carico di cittadini/e che hanno enormi difficoltà ad accedere ai servizi di salute mentale, di prevenzione, di presa in carico delle disabilità dell’età evolutiva e degli adulti”.
“Ci chiediamo – concludono i consiglieri – se si sta andando verso una razionalizzazione dei servizi tra i due ospedali del Piceno come consigliato dall’Assessore Saltamartini. Domanda che sorge spontanea viste anche le considerazioni fatte in precedenza. In tal caso vorremmo sapere in maniera chiara dal Sindaco di Ascoli Piceno quali saranno le Unità Operative e i servizi a essere destinati in un solo ospedale/territorio e come si farà a mantenere la classificazione di ospedale di primo livello una volta che sarà privato di alcuni reparti”.
Copyright © 2024 Riviera Oggi, riproduzione riservata.
Commenta l'articolo