ASCOLI PICENO – L’Amministrazione Provinciale di Ascoli Piceno ha completato l’istruttoria riguardante le proposte formulate dagli istituti scolastici di ogni ordine e grado del territorio concernenti la rete scolastica 2025 2026 che saranno all’esame nella prossima seduta del Consiglio Provinciale.
La deliberazione dell’assise verrà poi trasmessa alla Regione Marche chiamata a pronunciarsi in maniera definitiva, con proprio provvedimento, in base a quanto previsto dalla normativa.
In particolare, per le scuole superiori, l’Istituto Ipsia Guastaferro di San Benedetto del Tronto ha presentato richiesta per l’istituzione dei corsi di Meccanica, meccatronica ed energia (articolazione meccanica-meccatronica e energia), Elettronica ed elettrotecnica (articolazione automazione) e Sistema Moda.
“Tale richiesta era stata già inoltrata ed accolta dall’Amministrazione Provinciale nell’assetto della rete scolastica lo scorso anno – evidenziano il Presidente della Provincia Loggi e la Consigliera Provinciale con delega alla rete scolastica Germana Gagliardi – tuttavia, la Regione prima aveva deliberato in senso favorevole salvo poi, a pochi giorni di distanza, fare incomprensibilmente dietrofront formulando con apposita delibera di Giunta parere negativo solo su tale orientamento. Tutto ciò aveva influito in modo negativo sulla scuola che aveva già pianificato le attività di orientamento e modulato l’offerta formativa. Quest’anno tale richiesta è stata reiterata dall’Istituto Gustaferro e verrà proposta all’attenzione del Consiglio provinciale, auspichiamo venga accolta. In primo luogo, infatti i corsi, se approvati, metterebbero a disposizione di studenti e famiglie preziose occasioni di formazione per un possibile positivo inserimento nel mondo del lavoro. D’altra parte, la loro attivazione era stata e, continua ad essere fortemente sollecitata, dalle stesse associazioni di categoria, Camera di Commercio e dalle realtà produttive e aziendali del territorio. Tali corsi – proseguono i due amministratori – non costituiscono una duplicazione, come peraltro già avviene nella realtà dei fatti per i principali indirizzi di studio che sono articolati e offerti dalle scuole del territorio, ma insistono su bacini di utenza che riguardano comprensori diversi: il bacino di Ascoli Piceno con la montagna e San Benedetto per la costa. Oltretutto – concludono Loggi e la Consigliera Gagliardi – tale ulteriore opportunità formativa di qualità consentirebbe agli studenti di non recarsi nel Fermano e, al contempo, attrarrebbe allievi provenienti dal vicino Abruzzo e da altre realtà contermini”.
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