ASCOLI PICENO – L’ex centrocampista bianconero Enrico Nicolini, ha parlato al Corriere Adriatico dell’Ascoli calcio. “Quando vinci si rasserena l’ambiente, si crea entusiasmo e si danno certezze alla squadra che riesce a rendere al meglio. Penso che ci siano le condizioni per ripartire in modo adeguato perché la squadra comincia ad avere un suo assetto definito. Penso che ci siano tutte le possibilità per recuperare il terreno perso anche se i margini di errore sono sempre minori”.
Ha affermato il tenace centrocampista genovese rimasto nei cuori dei tifosi ascolani anche per il gol salvezza in Serie A, contro il Cagliari quel 15 maggio 1983, indimenticabile per tutti i sostenitori bianconeri, 114 presenze e 10 reti ad Ascoli dal 1981 al 1985 e poi in bianconero di nuovo come allenatore in serie C1 dal 1995 al ‘97.
“La partenza non è stata delle migliori sia come risultati e anche con le conseguenze che ci sono stata con i cambi di allenatore. Domenico Di Carlo è un allenatore di grande esperienza che conosce bene la categoria e penso che sia in grado di sistemare le cose e ricominciare nel modo migliore».
Venerdì al Del Duca il Sestri Levante, poi la trasferta a Legnago due gare alla portata: “L’occasione è ghiotta per portare a casa tanti punti, ma bisogna continuare a pedalare forte, perché si è molto indietro e non ci si può permettere di sbagliare. Il Sestri Levante ha subito gli stessi gol dell’Ascoli, è una squadra che gioca con il 4-4-1-1, gioca un pò a specchio di come gioca l’Ascoli. Domenica ha fatto un buon punto in casa col Perugia rimontando due volte dallo svantaggio. Sono quelle squadre di categoria che cercano sempre di metterti in difficoltà, ma giocare al Del Duca in un momento in cui le cose stanno andando nel verso giusto penso sia un grande vantaggio per il Picchio. Riportare la gente allo stadio e far si che il Del Duca diventi un vero fortino come era ai tempi nostri penso che non sia impossibile, ci vuole la volontà da parte di tutti e pensare una partita alla volta e concentrarsi sulla prossima”.
“Playoff? C’è margine e tempo per recuperare posizioni in classifica. Non penso che i playoff siano un’utopia, testa bassa e pedalare forte, non ci si possono permettere errori, però si deve giocare con la serenità di avere una squadra che soprattutto in casa può far valere il suo blasone, la sua tecnica e anche la sua forza agonistica”.
Il giocatore che mi assomiglia di più per caratteristiche, non come struttura ma come mentalità, è Varone, un lottatore, un giocatore che non molla mai e di personalità è il giocatore che più si avvicina alle mie caratteristiche soprattutto quelle mentali».
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