Foto e video di Milena Casciaroli
ASCOLI PICENO – La magia di una delle band più amate d’Italia rivive anche nella città delle Cento Torri.
Nella serata di sabato 18 gennaio si è svolto al Ventidio Basso di Ascoli Piceno lo show di Mauro Repetto, “Alla ricerca dell’Uomo Ragno”.
Teatro gremito per l’ideatore e co-fondatore degli 883. Due ore di spettacolo dove il pubblico ha riso, ballato e cantato insieme a Mauro Repetto.
Sul palco non solo i suoi storici e amati balletti ma anche la storia del duo più conosciuto e stimato nel panorama musicale, un racconto surreale narrato nel Medioevo con protagonista anche l’intelligenza artificiale.
Un modo originale con cui Mauro Repetto racconta alla platea di come insieme a Max Pezzali due menestrelli sono riusciti da Pavia a conquistare l’Italia e non solo interagendo con i mostri sacri come il “Conte” Claudio Cecchetto, scopritore della band, il “barone” Fiorello, il “principe” Jovanotti, il “marchese” Jerry Scotti.
Tra un racconto e l’altro i brani più famosi che hanno reso leggenda gli 883: “Non me la menare”, “Rotta per casa di Dio”, “Sei un mito”, “Nord, Sud, Ovest, Est”, “Tieni il tempo”, “Come mai”, “Hanno ucciso l’uomo ragno” e tante altre canzoni ancora.
Ma il racconto non si ferma solo alla grandezza della band, Mauro Repetto a suo modo fa un’analisi di come poi le cose si sono evolute nel momento più glorioso degli 883.
Il co-fondatore parla del suo famoso sogno americano, o meglio “American Dream”, del perché ha scelto di partire per gli Stati Uniti e inseguire il suo sogno personale. Purtroppo, come ammesso dallo stesso Mauro Repetto, diversi obiettivi non sono stati raggiunti ma come allora e ancora oggi il messaggio che l’ex frontman degli 883 ribadisce è molto importante: sognare non costa nulla, è giusto inseguire i propri sogni e se non si realizzano nell’immediato non è detto che non si possano concretizzare più avanti e in altri modi.
Applausi e risate, dove non sono comunque mancate serie riflessioni, e alla fine il Ventidio Basso di Ascoli da teatro si trasforma in una piccola discoteca con i presenti tutti in piedi a ballare e cantare insieme a Mauro Repetto la mitica “Nord, Sud, Ovest, Est”.
Giù il sipario ma a fine spettacolo Mauro Repetto non si sottrae all’affetto del pubblico facendo numerosi scatti-selfie con i presenti e firmando molti autografi.
Per la felicità di tutti.
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