Al “Filarmonici” il 25 gennaio il ricordo del portiere Roberto Strulli a 60 anni dall’incidente in Samb-Ascoli

Si giocava al “Ballarin” di San Benedetto del Tronto, il derby Sambenedettese- Del Duca Ascoli, in terza serie era il il 14 febbraio 1965 quando si scontrarono Strulli e Caposciutti


Roberto Strulli si scontra con Caposciutti 2

ASCOLI PICENO – Sono passati sessant’anni da quel tragico giorno, si giocava allo Stadio “Fratelli Ballarin” di San Benedetto del Tronto, il derby Sambenedettese- Del Duca Ascoli, in terza serie era il il 14 febbraio 1965, ma quel giorno non si ricorderà per il risultato finale. Quel giorno fu il primo che si ricordi dalle cronache delle tanti morti sul campo di calcio, una morte sul lavoro.

Un incidente fortuito, uno scontro di gioco che costò la vita al portiere ascolano Roberto Strulli. Dopo una respinta del portiere bianconero su una punizione, si avventano sul pallone l’attaccante della Samb Alfiero Caposciutti, e lo stesso portiere, l’attaccante rossoblù tenta di evitare l’urto e frena. L’impatto è violentissimo, il portiere allora ventiseienne subì una frattura mandibolare con conseguente grave trauma cranico e lesioni gravi all’encefalo. Fu subito ricoverato all’ospedale di San Benedetto ma le sue gravi condizioni non consentirono interventi e poche ore dopo morì, lasciando la moglie incinta all’ottavo mese.

In un’intervista al Corriere della Sera. Caposciutti, raccontò: “Ho sentito un agghiacciante scricchiolio d’ossa. Strulli ha fatto un movimento, sull’erba, poi non si è più mosso, aveva gli occhi sbarrati, era in coma. I giocatori sono rimasti calmi, il pubblico in silenzio: il fallo era parso a tutti chiaramente involontario”  

I due erano amici: “Ricordo che quel giorno a centrocampo, prima del fischio d’inizio, parlavo con Roberto Strulli. Ci dicemmo che a fine partita saremmo scappati subito. Io dovevo tornare con mio padre in Toscana e lui doveva correre da sua moglie, che aspettava un bambino. Non c’era antagonismo tra le persone. Noi alla fine del primo tempo eravamo già sul 2-0. Sul finire ci fu una punizione dal limite a nostro favore. Strulli parò il tiro ma il pallone gli sfuggì e carambolò all’altezza del dischetto del rigore. Ci siamo avventati contemporaneamente su quella palla, lui per farla sua, io per segnare il terzo gol. Quando ho capito che lui stava per arrivarmi addosso ho cercato di fermarmi. Ma lui, per sfortuna, mise una mano all’esterno delle mie gambe e una all’interno. Sbatté la mascella sul mio ginocchio piegato e perse i sensi subito. Io fui scioccato, non posso dimenticarlo. All’inizio del secondo tempo l’altoparlante disse che Strulli si era rimesso e che sarebbe arrivato allo stadio a fine partita. Fu una bugia, detta per allentare la tensione ed evitare che ci fossero scontri. Quando l’arbitrò decretò la fine dell’incontro io rientrai negli spogliatoi e chiesi subito di Strulli. Mi dissero che non era tornato e allora andai subito all’ospedale”.

LE FOTO DELL’EPOCA

IL TABELLINO  DELLA GARA

San Benedetto del Tronto, 14 febbraio 1965, Stadio “F.lli Ballarin”

SAMB-DEL DUCA ASCOLI 4-0
Reti: 30pt Pucci, 38pt Piccioni; 6st Minto, 27st Caposciutti.
SAMB: Bendin, Venditti, Di Francesco, Pagani, Beni, Jannarilli, Caposciutti, Piccioni, Olivieri, Minto, Pucci. All.: Alberto Eliani.
DEL DUCA ASCOLI: Strulli, Masetto, Rossetti, Mazzone, Bigoni, Tomassoni, Trapletti, Beccaccioli, Marcos, Capelli, Aldi. All.: Alfredo Notti.

Arbitro: Paolo Pfiffner di Torino.

Il 25 gennaio, alle 17, si terrà al teatro Filarmonici di Ascoli “Il 1° immortale”, Memorial dedicato all’estremo difensore bianconero. A gestire l’evento i Clubs Veterani Ap e Pallonari Ascoli, Co-producer Alessandro Spadea e presenteranno l’evento Antonella Regnicoli e Armando Falcioni.

All’evento dove saranno presentati testi inediti, testimonianze e ricordi da parte di amici e familiari. Sarà presente il figlio del portiere anche lui di nome fa Roberto, Roberto junior e il nipote 13enne Christian.  Invitati all’evento anche i sindaci di Ascoli e San Benedetto, Marco Fioravanti e Antonio Spazzafumo ma anche il primo cittadino di Monsumanno Terme, Simona de Caro, paese originario di Roberto Strulli.

Al ricordo si uniranno anche le riflessioni di 5 ex calciatori della Samb quel giorno in campo: Bendin, Piccioni Bruno, Pucci, Beni e naturalmente Caposciutti. Interverrà anche Nazzareno Perotti che da sempre segue le vicende sportive della Sambenedettese e  anche Chiara Poli, giornalista di Piceno Oggi, che da tanti anni segue le vicende dell’Ascoli Calcio.

Ci sarà anche Alfiero Caposciutti, il calciatore della Samb che sfortunatamente quel giorno impattò con Roberto Strulli, una tragedia involontaria. Solo dieci anni fa al 50esimo anniversario, l’attaccante e i familiari si incontrarono davanti a tantissimi tifosi dell’Ascoli e si strinsero la mano senza rancori.

Ingresso gratuito al Filarmonici ma i presenti potranno fare delle offerte libere, il ricavato verrà devoluto all’associazione “L’orto di Paolo” che aiuta le persone autistiche e i loro familiari.

 


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