FOLIGNANO – “A quasi dieci anni dal sisma che ha colpito il nostro territorio, l’amministrazione comunale dà finalmente il via alla demolizione della vecchia scuola di Piane di Morro, passo necessario per la costruzione del nuovo plesso. Lo fa con grande enfasi, trasformando l’evento in una passerella politica, completa di caschetti da cantiere e sorrisi di rito”.

Così l’opposizione di Folignano, CambiareXCrescere, in una nota diffusa il 10 aprile: “Eppure, forse sarebbe stato più opportuno accompagnare questo momento con un doveroso mea culpa. In questi anni, una gestione lenta e discutibile della ricostruzione ha spinto molte famiglie a iscrivere i propri figli altrove, e alcune hanno addirittura abbandonato la frazione vendendo le proprie abitazioni in cerca di luoghi con più servizi e opportunità”.

“Oggi ci chiediamo: non è forse troppo tardi? Il tessuto sociale di Piane di Morro è stato inevitabilmente ormai compromesso? Una volta completata la nuova scuola, ci saranno ancora abbastanza bambini per formare le classi, o rischiamo di trovarci di fronte all’ennesima cattedrale nel deserto? – conclude l’opposizione – Una cosa è certa: dopo la demolizione, la ricostruzione e la successiva gestione per mantenere aperto il plesso saranno le prossime sfide”.


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