ASCOLI PICENO – Nella città delle Cento Torri un’altra vicenda a poche ore di distanza dal caso del 25 aprile.

Nella serata del 26 aprile è apparso uno striscione, senza firma, a pochi passi dalla Questura, con la scritta “L’assalto ai forni” con, però, la scritta “L’assalto” sbarrata per indicare inequivocabilmente la parte “ai forni”. Il telo è stato rimosso poco dopo l’esposizione.

Una brutta risposta a tutto quello che è successo intorno al telo esposto dal panificio ‘L’assalto ai forni’ nel giorno della ricorrenza della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo.

A denunciare lo striscione apparso vicino alla Questura di Ascoli è stato il consigliere d’opposizione Gregorio Cappelli sui Social con tanto di foto e post: “Questo striscione inequivocabile che manifesta quanto in alcuni individui sopravviva una profonda e radicata identità fascista. Il sindaco Fioravanti nega che nel Comune da lui amministrato siano sempre più frequenti rigurgiti di questo genere e sbaglia visto e considerato che negli ultimi anni siamo ormai sulla stampa nazionale quasi esclusivamente per fatti di questo genere. La massima autorità cittadina intervenga immediatamente e difenda la costituzione antifascista sulla quale ha giurato”.

Anche altri membri dell’opposizione ascolana sono insorti sui Social esprimendo indignazione e invocando a gran voce l’intervento del primo cittadino per condannare tale gesto.


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