ASCOLI PICENO – “In qualità di consiglieri comunali di opposizione del Comune di Ascoli Piceno, intendiamo portare
all’attenzione dell’opinione pubblica e degli organi di stampa una grave situazione ambientale e sanitaria che
riguarda l’area di Via Molise 1, nel quartiere Pennile di Sotto”.
Si apre così la nota congiunta dei consiglieri comunali di opposizione e minoranza di Ascoli, giunta in redazione il 14 maggio.
Nella nota si legge: “In data 11 marzo 2025 è stata effettuata una parziale demolizione di alcune palazzine fatiscenti ubicate
nell’area suddetta. Successivamente, in data 24 aprile 2025, i Tecnici della Prevenzione dell’Ast (Azienda
Sanitaria Territoriale) di Ascoli Piceno hanno eseguito un sopralluogo, i cui esiti – trasmessi ufficialmente al
Comune il 7 maggio 2025 – hanno evidenziato una “dispersione di fibre di amianto successiva all’attività di
demolizione”.
La nota prosegue: “A fronte di questa preoccupante segnalazione, il Direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’Ast ha
richiesto al Comune un provvedimento urgente a tutela della salute pubblica, prevedendo:
• Bonifica e smaltimento dei materiali contenenti amianto presenti nell’area;
• Comprovata decontaminazione del sito inquinato.
Solo in data 12 maggio 2025 è stata emessa un’ordinanza sindacale in merito. Tuttavia, a oggi l’area risulta
ancora non completamente messa in sicurezza, con materiali potenzialmente pericolosi per la salute pubblica
ancora presenti”.
A rendere il tutto ancora più allarmante è la vicinanza del sito a zone densamente frequentate: abitazioni,
attività commerciali, istituti scolastici e spazi destinati ad attività sportive all’aperto. Ciò pone gravi
interrogativi sull’adeguatezza dell’intervento dell’amministrazione comunale e, soprattutto, sull’assenza di
una tempestiva comunicazione alla cittadinanza” affermano dalla minoranza.
L’opposizione conclude: “Per tali motivi, abbiamo già inviato una interrogazione da discutere in Consiglio Comunale e chiediamo con
urgenza la convocazione della Commissione Ambiente per discutere nel dettaglio la situazione, fare chiarezza
sulle responsabilità amministrative e individuare soluzioni concrete e immediate per la messa in sicurezza e
la bonifica definitiva dell’area. La tutela della salute pubblica non può subire ulteriori ritardi.
Rimaniamo in attesa di un riscontro celere in merito alla convocazione della Commissione e ribadiamo la
nostra piena disponibilità a collaborare per una soluzione rapida e trasparente”.
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