COLLI DEL TRONTO – Al via la prima giornata di incontri nell’ambito di MeetInMarche grande incoming per i settori Agroalimentare, Mobile e Moda organizzato dall’Ente camerale con le sue aziende speciali di settore, braccia operative in questi ambiti produttivi.
50 i buyer esteri di 11 Paesi, Cechia, Slovacchia, Polonia, Romania, Regno Unito, Belgio, Danimarca, Svezia, Norvegia, Germania, Paesi Bassi. 140 le imprese marchigiane coinvolte.
L’iniziativa si svolge nell’ambito del Progetto di Unioncamere SEI, programma in di accompagnamento per le imprese che vogliono avviare o rafforzare la propria presenza all’estero.
“La risposta delle imprese marchigiane alla proposta di coinvolgimento in questo grande incoming è stata pronta e positiva. C’è consapevolezza nei nostri imprenditori della necessità di stare nei mercati esteri con maggiore forza proprio ora che il momento economico e politico è così complesso e incerto, bisogna creare momenti come questi. I dati export diramati oggi dall’ISTAT ed elaborati a livello Marche dal nostro Ufficio Statistica mostrano un quadro perlopiù negativo con l’eccezione dell’agroalimentare” commenta il Presidente di Camera Marche Gino Sabatini “è stata preziosa l’opportunità, nel 2023 di organizzare sempre qui a Colli la Convention Mondiale delle Camere di Commercio Italiane all’estero: un’occasione per conoscere e farci conoscere, e che ci ha permesso oggi di agganciare, tramite alcune di quelle Camere, mercati di riferimento e i loro buyer qui in questi giorni”
La formula dell’incoming prevede oltre ai tradizionali incontri di affari b2b, l’esposizione dei prodotti agroalimentari e della moda ma anche tour presso le aziende e alcune realtà del territorio, il Museo del Cappello di Montappone, ad esempio, per fare esperienza delle Marche e delle sue produzioni là dove esse hanno origine.
La crisi economica globale ha frenato i consumi, in tutta Europa, come emerge dai commenti dei rappresentanti delle Camere estere oggi a Colli, si mette da parte la quota di stipendio che una volta veniva spesa, si tagliano generi ritenuti voluttuari. L’Italia è nota per prodotti di alta qualità, duraturi si cui investire, e le Marche agli occhi di tutti i buyer hanno in scala tutte le caratteristiche del made in Italy. La stilista svedese che produce le sue borse in Toscana (e tra i suoi clienti ha la futura regina di Svezia) e ora guarda alle Marche, il buyer belga che cercava un produttore di olive in salamoia in vetro e appena messo piede a Colli ha trovato l’azienda che cercava: in poche ore si sono già intrecciate nuove relazioni d’affari che dimostrano la vitalità e l’appeal delle imprese marchigiane. Aggiunge Francesca Orlandi, Presidente di LINEA “la Moda è forse il settore che più ha bisogno di diversificare i mercati di sbocco: la nostra Azienda Speciale è in ascolto degli imprenditori e ha colto i loro suggerimenti e richieste; è così che oggi siamo a presentarci alla penisola scandinava”
Zuzana Slamokova, Project Manager della Camera Italo Ceca spiega che l’interesse per l’Italia è molto acceso nel suo Paese, che “Made in Italy equivale a una certificazione di qualità e che anche se abbiamo portato buyer e professionisti del settore mobile l’attenzione è per tutti gli aspetti delle produzioni italiane come per questa regione nel suo complesso”
A portare il suo saluto oggi in apertura dei lavori anche l’Assessore allo Sviluppo Economico della Regione Marche Andrea Antonini “ringrazio Camera Marche e le sue Aziende Speciali per questa iniziativa importante e necessaria per il nostro territorio: far conoscere le nostre eccellenze, farle toccare con mano a buyer internazionali è fondamentale. Dobbiamo sempre di più esportare i nostri prodotti e posizionarli in nuovi mercati, è un obiettivo che Camera e Regione Marche perseguono insieme”
Nel dettaglio le Esportazioni delle Marche nel trimestre gennaio-marzo 2025
Esportazioni delle Marche gennaio-marzo 2025
Valore provvisorio: 3.174,9 milioni di euro
Variazione rispetto al primo trimestre 2024 : -11,6%
Al netto di articoli farmaceutici chimico medicinali botanici: 2.800,5 milioni di euro; -10,1%
Variazioni percentuali su base annua dei settori che hanno dato i contributi negativi più ampi alla variazione tendenziale:
- Macchinari e apparecchi n.c.a.: 405,1 mln di euro ; -25,1% (variazione percentuale rispetto al 1° trimestre 2024)
- Mezzi di trasporto: 76,4 mln di euro ; -57,8%
- Articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici : 374,4 mln euro (-21,4%)
- Tessile, abbigliamento pelli e accessori : 575,2 mln di euro ; -10,7%
- Apparecchi elettrici : 329,7 mln di euro ; -4,9%
- Prodotti dell’editoria e audiovisivi; prodotti delle attività radiotelevisive: 2,5 mln di euro (-84,6%)
- Legno e prodotti in legno; carta e stampa: 99,4 mln di euro ; -11,2%
- Coke e prodotti petroliferi raffinati: 19,7 mln di euro ; -33,1%
- Prodotti delle altre attività manifatturiere : 213,8 mln di euro ; -4,2%
Variazioni percentuali su base annua dei settori che hanno dato i contributi positivi più ampi alla variazione tendenziale, frenando il calo complessivo:
- Metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti: 461,1 mln di euro ; +8,2% variazione percentuale rispetto al 1° trimestre 2024)
- Computer, apparecchi elettronici e ottici: 83,2 mln di euro (+14,2%)
- Prodotti delle attività di trattamento dei rifiuti e risanamento: 13,4 mln di euro ; +50,7%
- Prodotti alimentari, bevande e tabacco: 112,3 mln di euro ; +3,7%
Dettaglio Singoli gruppi di prodotti
Maggiori contributi negativi alla variazione tendenziale regionale:
- Medicinali e preparati farmaceutici: 372,5 mln di euro (-21,7% rispetto al valore del primo trimestre 2024)
- Macchine per l’agricoltura e la silvicoltura : 16,1 mln di euro ; -84,7%
- Navi e imbarcazioni: 29,5 mln di euro ; -73,6%
- Articoli di abbigliamento, escluso l’abbigliamento in pelliccia : 124,5 mln di euro ; -17,3%
- Macchine per la formatura dei metalli e altre macchine utensili: 103,3 mln di euro; -19,9%
- Calzature: 340,8 mln di euro ; -6,9%
- Parti e accessori per autoveicoli e loro motori: 21,6 mln di euro; -51,2%
- Mobili : 142,4 mln di euro; -10,4%
Maggiori contributi positivi alla variazione tendenziale regionale:
- Metalli di base preziosi e altri metalli non ferrosi; combustibili nucleari: 210,8 mln di euro ; +37,6%
- Strumenti e apparecchi di misurazione, prova e navigazione; orologi : 32,6 mln di euro ; +65,1%
- Articoli in materie plastiche : 120,8 mln di euro ; +6,2%
- Giochi e giocattoli : 22,7 mln di euro ; +34,6%
- Articoli sportivi : 15,6 mln di euro ; +47,6%
- Rifiuti : 13,4 mln di euro +50,7%
- Saponi e detergenti, prodotti per la pulizia e la lucidatura, profumi e cosmetici : 24,7 mln di euro +16,9%
- Prodotti della siderurgia : 10,1 mln di euro +52,0%
Province marchigiane
Il trend sfavorevole delle esportazioni regionali è diffuso a tutte le province marchigiane. Le province di Ascoli Piceno e di Ancona hanno contribuito maggiormente al calo tendenziale regionale: le esportazioni picene sono pari a 587,6 milioni di euro (-19,5% rispetto al gennaio-marzo 2024), mentre la provincia di Ancona, con vendite all’estero pari a 979,2 milioni di euro perde il 12,5%. Anche la contrazione di Fermo è marcata (287,5 milioni di euro; -11,1%), netto, seppur meno intenso, è il decremento della provincia di Pesaro-Urbino (791,7 milioni di euro; -8,1%). In flessione anche la provincia di Macerata (528,9 milioni di euro; -4,9%).
Principali destinazioni di esportazioni manifatturiere (97,4% del totale export) delle Marche nel 1° trimestre 2025
- Germania 393,8 mln euro -9,2%
- Francia 342,6 mln euro -13,2%
- Stati Uniti 219,6 mln euro -18,1%
- Belgio 184,8 mln euro -12,0%
- Spagna 176,5 mln euro -3,5%
I maggiori contributi negativi all’andamento regionale del settore manifatturiero (-11,7%) sono giunti nell’ordine da Cina, Francia, Stati Uniti, Regno Unito, Germania, Malta, Corea del Sud, mentre il calo è stato frenato maggiormente da Taiwan, Emirati Arabi Uniti e Brasile.
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