Il parlamentare Pd replica alla conferenza stampa Restart: "Non ho mai ostacolato nulla ma il core business del progetto è il Parco Tecnologico e non una colata di cemento". Sulle accuse di "assenteismo": "Sono stato invitato una sola volta"
Analisi delle prospettive per l'ex Area Carbon e possibili miglioramenti rispetto al quadro proposto. Una "piccola/grande Opera"? Il ruolo di Luciano Agostini
I numeri uno della società chiamata a bonificare l'ex area Carbon e della Fondazione Carisap chiedono all'unisono: "Molto più semplice comunicare le negatività che gli aspetti positivi. Chiediamo alla città di esprimersi a fronte di gruppi manifestatamente contrari"
Nota del comitato contro l'operazione Ascoli 21: "1200 appartamenti affosseranno Ascoli e la Fondazione lo sa. Bisogna riportare le decisioni dentro il Prg e accedere ai Fondi Europei Fesr 2014-2020 per progettare ad altissimo livello"
Luciano Agostini nel mirino dei vertici dell'azienda che ha dato vita, con Ascoli 21, al progetto di bonifica e riqualificazione dell'ex Area Carbon. Critici Gaspari e Bucciarelli. Faraotti: "Qual è il gioco dell'onorevole Pd?" La Fondazione Carisap sospende la sua partecipazione
Entra nel vivo il progetto di Confindustria Giovani per lanciare nuove attività nel Piceno. Ne parlano Franco Bucciarelli, presidente dell'associazione imprenditoriale, il giornalista Emile Abariscid e Franco Gaspari, presidente di Restart
Francesco Di Vita: "Tra i dubbi e le ombre della riqualificazione Carbon, torni la Politica ad assumere un ruolo"
Da quasi due anni ripetiamo ad ogni occasione che le volumetrie previste dal progetto Restart sono eccessive e non rispondenti alle reali esigenze di carattere abitativo, economico e sociale di Ascoli.
La presa di coscienza da parte di alcuni illustri componenti della società Restart non può che farci piacere, ma certamente non ci invita a cantare vittoria su quanto fino ad ora denunciato.
Rimane ancora assente, in questo clima di preoccupazione sempre crescente nei confronti del futuro di questa città e del territorio, il contributo della Politica e delle istituzioni locali, fino ad oggi incapaci di registrare una posizione autonoma e sempre appiattiti sulle posizioni iper-edificatorie del progetto.
Proprio adesso che la sostenibilità economica di tutto il quadro pare vacillare, il silenzio politico diviene assordante.
Di fronte a una presa di coscienza del privato così netta, il compito di chi amministra dovrebbe essere quello di venire incontro ai dubbi degli attori economici e sociali, e della stessa cittadinanza che guarda con sempre maggiore interesse al problema della riqualificazione di quei 27 ettari di terreno, cercando di porsi come protagonista di un confronto e di un dibattito tesi a individuare soluzioni concrete.
Soluzioni concrete che devono partire da una considerazione preliminare indispensabile: l’area ex-Carbon, per la sua posizione nell’assetto urbano, la sua storia, e la congiuntura economico-sociale che viviamo deve rientrare all’interno di una programmazione più ampia della città e del territorio, programmazione stimolata da una “visione a lungo periodo” di come Ascoli e la provincia dovranno essere tra cento anni.
Di fronte a tutto ciò, sarebbe ancora più scellerata l’idea di slegare la riqualificazione Carbon al Piano Regolatore Generale, affidandola ad un semplice Pru come se fosse una qualsiasi variante urbanistica e non l’ultima occasione di rilancio per il territorio.
Il Prg, infatti, se depurato da sirene elettorali e clientelari, diventa lo strumento principe per dare una forma nuova e una identità alla città.
Siamo ancora in tempo, bisogna essere rapidi ma senza farci prendere dalla fretta: facciamo riposare Cervellati prima che possa rovinare la propria carriera con ombre (piuttosto pesanti) di rapporti poco chiari e commistioni con chi, da responsabile del Prg, avrebbe dovuto controllare; ripensiamo il Piano Regolatore da capo, aprendo la discussione al contributo di tutti, singoli e associazioni, università e centri culturali; cerchiamo, al di là delle contrapposizioni politiche, di lavorare, finalmente, a una città di tutti e non di pochi; leghiamo i destini urbanistici di Ascoli a nuove prospettive economiche e sociali che ci rendano protagonisti del territorio e non più a rimorchio di decisioni prese da altri.
Se così non dovesse essere, se dovessero vincere ancora una volta le logiche spartitorie sul bene comune, ci renderemo tutti complici della definitiva e irreversibile rovina di Ascoli, condannando i nostri figli e chi verrà dopo di loro a cercarsi un futuro migliore, come già tanti fanno ora, lontano dalla città che amiamo. E a quel punto, non sarà più possibile tornare indietro"
"La Restart prosegue imperterrita nella sua corsa a intascare l'edificabilità dell'area - fa sapere il Comitato in una nota - con l'approvazione della variante chiamata PRU , a danno della città e con l'appoggio della giunta Castelli, che intende utilizzare il risultato per scopi elettorali immediati".
La prima, sul tema ambientale e sulla bonifica dell’area, è sul tavolo del Ministro per l’Ambiente, la seconda, relativa alla destinazione dell’area e all’insediamento del Polo Tecnologico, è giunta al Ministro per lo Sviluppo Economico. Bonifica e trasparenza sulla destinazione dell’area sono le priorità.
L’on. interviene sull’approvazione di martedì 19 giugno, puntando il dito contro il sindaco. “Mi preoccupano le sorti delle lavoratrici Haemonetics e degli ex lavoratori della Carbon.”
L'esponente del Partito Democratico chiede rassicurazioni circa quanto accaduto e testimoniato da alcuni cittadini ma domanda anche qual è l'attuale situazione relativa al progetto Ascoli21 della Restart Srl: "E' in corso la bonifica dell'area? Quanto costa? La cifra di 40 milioni è corretta?"
Alcune considerazioni circa il progetto di Restart che dovrebbe portare ad un rilancio economico dell'intera area picena e abruzzese. Purtroppo però l'economia è oramai diretta verso una contrazione che sembra infinita
Gli incontri, la partecipazione, la nuova società che si dovrà formare, le prospettive e la necessità di un coinvolgimento integrale. Leggi tutto sul documento integrale
Presentati i risultati dell'Innovation Desk e illustrati i prossimi passi: creazione di una società di capitali privata-pubblica, start up, selezione innovatori, coinvolgimento attività imprenditoriali avanzate come green economy , collaborazione con università e centri di ricerca
Martedì 5 marzo presso l'auditorium del Polo di Scienze e Tecnologie dell'Università di Camerino la giornata conclusiva dell'Innovation Desk: uno sguardo d'assieme sul progetto di riqualificazione e rilancio dell'area ex Carbon
Presidente della società è Mario Tassi. Tra i partecipanti Restart, Opera, Sato, Piano Immobiliare, Caioni Costruzioni, Piceno Gas Vendita. Bucciarelli: "Aperti all'ingresso di altre imprese"
INTERVISTA Dopo il precedente comunicato, abbiamo approfondito la posizione dell'avvocato Micaela Girardi circa le operazioni dell'istituto bancario: "Avevo molta fiducia in Vincenzo. Invece vedo un indirizzo univoco, e scarso coinvolgimento sulle sorti dell'economia locale"
Il sindaco di Ascoli è stato nella mattina del 26 settembre a Roma, assieme a 11 colleghi di città italiane: "Questione morale prima di tutto". Sulle critiche alla giunta: "Un'orchestra che può anche steccare, ma è valida"
Una lunga analisi dell'associazione ambientalista: "Si parla di 350 mila metri cubi, ne bastano 150 mila. Non siamo d'accordo con l'Unicam sull'esigenza di un nuovo master plan, i precedenti erano tutti copia-e-incolla di nostri lavori, che bisogno c'è di spendere ancora?"
Importante incontro tra le istituzioni comunali, provinciali e regionali e le associazioni di categoria. Entro fine anno partirà il progetto Ascoli21, che insedierà una Smart City, una cittadella dell'eccellenza tecnologica